I più contenti sono i bambini. Loro, strumentalizzati dalla politica, purtroppo, tornano finalmente a fare lezione nelle tre aule che, da maggio del 2015, sono rimaste sigillate per problemi legati a una presunta puzza all’interno. Sospiro di sollievo, quindi, per insegnanti e genitori, dopo mesi di tensione e preoccupazione per la salute dei propri figli. La domanda sorge spontanea: si è esagerato in merito? Titoli sui giornali, critiche all’amministrazione, scioperi, richiesta di chiusura dell’edificio. La Schiazza è una delle migliori scuole per attività svolte a Roseto degli abruzzi, e i genitori facevano a gara per poter iscrivere lì i propri figli. Le insegnanti sono molto attive a detta del dirigente scolastico, e i bambini sono felici. Il problema di quella scuola è che è stata costruita, tempo fa, su un terreno non idoneo, paludoso.
L’assessore Fornaciari ci illustra il percorso fatto. “La presenza di questi forti odori – dice Fornaciari – ci hanno subito allertato facendo sì che potessimo procedere con una serie di controlli in collaborazione con l’Arta e la Asl. È stata svolta l’analisi dell’aria all’interno delle aule che ha decretato l’assenza di sostanze nocive per la salute umana. Abbiamo provveduto poi con carotaggi per vedere se la causa fosse nel sottosuolo, ma anche qui le analisi hanno confermato l’assenza di problemi. Inoltre ci sono stati dei campionamenti dei pozzi che circondano l’edificio scolastico ma non è stato trovato nulla. In precedenza è stato eliminato l’impianto elettrico, è stata tolta la lavagna Lim, sono state tinteggiate le aule. Senza dimenticare i carotaggi specifici del terreno sottostante l’aula incriminata. Un passo ulteriore è rappresentato dall’analisi di eventuale umidità e muffe presenti all’interno delle aule interessate. L’Arta, tra la fine di dicembre e l’inizio di gennaio, con una serie di rilievi ha constatato la presenza abbondante di muffe all’interno delle aule, ma le analisi hanno decretato che il quantitativo presente non comporta rischi per la salute dei bambini e delle insegnanti. Abbiamo poi effettuato una sanificazione profonda ed efficace con tecnica ad ozono e abbiamo installato estrattori di corrente d’aria alle finestre delle aule interessate per un maggiore ricambio d’aria. L’Asl ha preso atto del lavoro dell’Arta e, individuata la causa, il tavolo tecnico ha deciso che potessero riprendere le attività didattiche nelle tre aule. Quando finirà l’anno scolastico provvederemo a fare altri interventi come il cappotto termico sulle pareti esterne del lato nord”.
Puntuale nella sua esposizione, lo ha seguito l’assessore Recchiuti. “Questa non è una conferenza stampa per elogiare il lavoro di questa amministrazione ma per dare una risposta alla collettività su un tema così importante. Ci sono stati momenti di tensione, inevitabili perché di mezzo c’era la salute dei bambini, ma ora la cosa fondamentale è che i ragazzi possono tornare a svolgere regolarmente le loro attività senza problemi”.
Soddisfatta la Dirigente Maria Gabriella Di Domenico. “Non sono stati mesi facili perché i tempi si sono allungati, ogni volta non riuscivamo a trovare la causa. Ringrazio questa amministrazione per la grande collaborazione accogliendo tutte le nostre richieste. Ringrazio le insegnanti e i genitori che mi hanno aiutata in questo percorso”.
Dopo tanto caos la situazione sembra definitivamente risolta. E i bambini, finalmente, possono rientrare nelle loro aule.
Luca Venanzi