Obbligo morale ridurre i compensi e destinare i risparmi alle famiglie in difficoltà
Roseto degli Abruzzi, 11 Agosto 2016 – “Una mozione che sia un intervento concreto a favore delle famiglie in difficoltà. La politica deve necessariamente riavvicinarsi ai cittadini e ridurre i privilegi maturati negli anni. Riteniamo che anche a Roseto sia giunta l’ora in cui gli amministratori comunali operino per ridurre i loro compensi e ne destinino una parte a coloro che ne hanno davvero bisogno” Introduce così la mozione protocollata questa mattina il capogruppo di Roseto nel Cuore Angelo Marcone, che dimostra di avere idee chiare in merito al percorso di avvicinamento ai cittadini che la politica deve necessariamente fare, a partire dai territori. “Il documento presentato oggi” continua Marcone “prevede il taglio delle indennità percepite da Giunta, Sindaco e Presidente del Consiglio del 10% (una cifra attorno ai 20.000 € annui) da destinare al settore sociale, in particolare alle famiglie, e la creazione di una commissione consigliare che lavori su criteri e metodi relativi all’assegnazione dei fondi. In questi giorni, durante i quali la regione taglia le risorse a disposizione delle famiglie abruzzesi, la politica Rosetana deve dare un segnale forte alla città ed e’ dovere politico e morale di chi governa contribuire, seppur in parte, ad aiutare chi ne ha bisogno.”
“Una proposta simile venne portata in assise dal PD nel 2011 e bocciata dall’allora maggioranza Pavone” conclude il capogruppo di Abruzzo Civico Mario Nugnes “Siamo certi che questa volta invece il provvedimento troverà parere favorevole, anche perché chi allora voto’ a sostegno di questi tagli oggi rappresenta ruoli istituzionali di primaria importanza e non può contraddirsi. Chiediamo un voto favorevole unitario, reso ancor più necessario leggendo gli ultimi dati ISTAT, che certificano l’aumento delle famiglie in stato di difficoltà o povertà assoluta.
Oggi non servono parole, serve concretezza a favore dei cittadini, e questa mozione è la prima grande opportunità che l’amministrazione tutta ha per dare un segnare reale, che bypassi gli ordini di partito o quelli provenienti da più alte cariche politiche, e avvicini davvero il governo locale ai cittadini.”