Una tragedia con 286 feriti e quasi 300 morti, dati non ancora definitivi e purtroppo destinati a crescere.
Sono rimasto in silenzio questi giorni, non ho scritto più nulla, mi sono limitato con molta accuratezza ad osservare e riflettere, ho letto tutti i giornali, i vari post su facebook dei nostri presunti leader e i relativi commenti della gente comune, ho guardato con molta attenzione, le trasmissioni sul terremoto e le dirette televisive.
Adesso vi invito a riflettere, chiudete e gli occhi e ripensate a tutto ciò che avete letto, ascoltato e visto.
La mia conclusione è questa in ogni tragico evento dimostriamo di essere dei SCIACALLI.
Il significato di “sciacallaggio: si riferisce a chi depreda la proprietà altrui in occasione di catastrofi o altri eventi eccezionali”.
Adesso possiamo partire dalla polemica dello “speciale porta a porta” del 24 agosto scorso, dove BRUNO VESPA con ospiti: Graziano Delrio, “Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti”, Armando Zambrano, presidente degli ingegneri d’Italia; Francesco Perduto, presidente dei geologi d’ Italia.
In questa trasmissione si evince al massimo l’apoteosi del vero sciacallo, dove sicuramente lo sciacallo che ruba nelle case dei terremotati è in ottima compagnia di quelli come Graziano Delrio, che sottolinea dicendo che l’aquila è il più grande cantiere d’Europa, la stesso cantiere dopo il terremoto dell’Emilia potrebbe servire da volano per il territorio.
Bruno vespa con astuzia giornalistica o magari inconsapevolmente, questo non lo so, ha sottolineato che siamo un paese pieno di sciacalli
pronti ad approfittare delle disgrazie altrui. Guardiamo quanti sono gli sciacalli dei terremoti:
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i costruttori che hanno costruito le strutture in maniera non idonea come la scuola di Amatrice.
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tutti i costruttori che si stanno sfregando le mani per ricostruire i paesi coinvolti dal terremoto
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i costruttori che speculano e corrompono per ricostruire in maniera non idonea nelle zone sismiche “l’Aquila insegna”.
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la classe dirigente che non si e’ in nessun modo occupata della prevenzione, pur sapendo di vivere su una zona sismica.
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alcuni giornalisti, testate giornalistiche e tv, che fanno sciacallaggio dell’informazione.
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i giornalisti che stanno sempre più utilizzando l’immagine dell’infanzia per fare “audience”
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tutti coloro che fanno beneficenza per poi postare video sui social network, per rafforzare la loro immagine pubblica o accettano interviste per la loro beneficenza,” un’ ottima vetrina per loro”
Potrei continuare all’infinito, tutto questo dovrebbe farvi riflettere sul fatto che e’ vero i terremoti non sono prevedibili ma i terremoti non uccidono, sono le strutture mal costruite che uccidono ed è sempre l’uomo che uccide l’uomo.
La verità è che la prevenzione non fa clamore, la prevenzione è una pessima vetrina mediatica, un terremoto e’ business a prescindere dalle vittime innocenti che farà.
Benvenuti nell’Italia dei scialli. T.D.P