Domenico, la squadra può sopperire alla mancanza di Robert, anche se è davvero dura.
“Lui è un giocatore fondamentale per il nostro sistema di gioco e credo sia il giocatore di cui non possiamo fare a meno. Gli altri in una partita singola riusciamo a tamponarli ma sostituire Robert è dura per gli equilibri, perché lui ottimizza anche il gioco dei suoi compagni. Si è visto anche domenica con Treviso dove siamo stati più meccanici nelle conclusioni: Adam per esempio ha fatto 1/8, è vero, ma con Fultz in campo lui si ritrova con i piedi per terra per fare un tiro pulito”.
Dispiace perché domenica bisogna affrontare una trasferta durissima come quella di Mantova.
“Noi siamo una squadra con l’obiettivo della salvezza. Se si va a vedere il budget di Treviso e di Mantova si può notare che sono quattro o cinque volte il nostro, e nel ruolo di play siamo corti. Sono state sì scelte societarie ma dovute al budget, non si poteva fare altrimenti. C’è il dispiacere di aver perso contro Treviso ma anche la consapevolezza che loro, per vincere, hanno dovuto fare una partita quasi perfetta e stava per non bastare”.
Sì Domenico, perché comunque la squadra c’è, è compatta e può giocarsela con chiunque.
“Sì, certo. È chiaro che più si va avanti e problematiche di questo tipo possono arrivare. Basta che manca uno e la coperta diventa corta. Dobbiamo cercare di ottimizzare questi momenti critici. Ricordiamo che abbiamo fatto cinque partite senza un americano, una senza Smith e una senza Fultz, è non è cosa da poco”.
Luca Venanzi