“Non chiederti cosa i tuoi compagni di squadra possono fare per te. Chiediti cosa tu puoi fare per i tuoi compagni di squadra.” La filosofia di un grande campione come Magic Johnson calza a pennello per questi Sharks 2016/2017. Sei vittorie su sette partite (tre in casa e tre fuori), un pubblico da A1, anzi, da Eurolega, una compattezza vista raramente qui a Roseto.
Ormai non è più una sorpresa, soprattutto dopo la partita di ieri ad Ancona contro Recanati. Perché? La squadra di Calvani ha solo due punti in classifica e deve provare a vincere a tutti i costi. Roseto non ha Smith, il suo principale terminale offensivo. Nel primo tempo Recanati non sbaglia nulla, da tre ha percentuali spaventose, e i punti di distacco, alla fine dei primi venti minuti, sono 15!
Al rientro dagli spogliatoi vedo i giocatori passare accanto a me con altri occhi. Mi dico: “Adesso si cambia marcia…”. Emanuele è un allenatore molto intelligente che sa leggere le partite e le varie situazioni. In difesa è un’altra storia: zone-press che mette ko i tiratori di Recanati e, nel terzo quarto, il parziale è di 19-31: ancora dietro ma solo di tre lunghezze, l’inerzia della gara è cambiata.
Il quarto quarto è un capolavoro: Amoroso fa l’americano e infila la tripla del sorpasso (dopo averne già messe due), Fultz dispensa assist e segna, Mei e Radonjic pressano gli esterni, Fattori, Sherrod e Casagrande mettono il lucchetto sotto canestro. Non c’è Smith ma in mezzo al campo c’è una vera squadra, fatta da veri uomini, capaci di sacrificarsi l’un l’altro. Una vittoria che vale triplo! Con questo spirito nessun traguardo è precluso.
Luca Venanzi