A cura di Enzo Santarelli.
Roseto. Approvato nuovamente il regolamento comunale che istituisce l’imposta di soggiorno. Tante le novità rispetto allo scorso anno. La prima è che anche gli altri comuni della costa hanno istituito tale imposta. La seconda per Roseto è aver ridotto il periodo di applicazione dopo aver ascoltato alcune associazioni di categoria, prima di portare il regolamento in consiglio comunale per l’approvazione. Pertanto un passo in avanti per i comuni costieri, e Roseto non sarà più additata come l’unica città della costa ad aver istituito tale tassa. La nascita di questo tributo, ha “fini sociali”, in quanto grazie alla presenza turistica nel territorio ed alla sua capacità ricettiva si raccolgono soldi che in teoria dovrebbero essere destinati a finanziare interventi in materia di turismo, manutenzione, fruizione e recupero dei beni culturali e ambientali locali e dei relativi servizi pubblici locali, come previsto dal d.l. 23/2011 che stabilisce il gettito derivante dall’imposta di soggiorno. Pertanto i cittadini residenti difficilmente sono in disaccordo sulla sua nascita, visto che è l’unica imposta che non “li tocca”, ma dovrebbe portare ulteriori vantaggi alla collettività. Tornando a bomba su Roseto in particolare, dobbiamo mettere in risalto un dato. Nel programma del candidato Sindaco Di Girolamo, quest’obolo non doveva partire proprio! Detto questo, particolare di non poco conto, visto che molti hanno scelto questa amministrazione anche su un programma redatto ed a cui teoricamente bisognerebbe far fede, è fuori di dubbio che oggi sono tanti i comuni dopo le grandi città che hanno istituito l’imposta di soggiorno, e questo è uno dei punti a cui il nostro Sindaco ha dovuto cedere per ottenere entrate diverse utili alla città. Dopo il breve excursus torniamo a quanto accaduto in questi giorni in consiglio comunale, ricordando che l’amministrazione è stata costretta a portare nuovamente in seduta civica il regolamento d’istituzione della imposta di soggiorno, in quanto si era passati per un ricorso al Tar, fatto dall’opposizione, dalle associazioni di categoria ed alcuni soggetti privati, che si è pronunciato annullando la delibera del precedente regolamento. Pertanto l’amministrazione ha provveduto a presentare il nuovo regolamento da discutere ed approvare in consiglio comunale fissando la data del 27 marzo 2019. L’opposizione non è rimasta a guardare e come prescritto ha presentato nei termini ben 500 emendamenti od in alternativa la valutazione di un solo emendamento riguardante l’articolo 13, per l’istituzione di un Ente del turismo che dopo la sua nascita sarebbe andato a gestire buona parte dei fondi ricavati dalla tassa di soggiorno, che il comune ha preventivato di incassare nel 2019 con una cifra approssimativa di circa 350 mila euro. La maggioranza ha fatto sapere, a poche ore dal consiglio comunale, visto il parere negativo del collegio revisori dei conti rispetto ai 500 emendamenti, ed al parere negativo rispetto all’ente del turismo, vista la mancata specifica della sua natura giuridica, che non aveva intenzione di voler discutere un palese ostruzionismo creato ad hoc. Il Tar si era proprio pronunciato proprio su questo: Il mancato parere dei revisori dei conti che in questo caso è arrivato, e la mancata discussione degli emendamenti presentati nella prima approvazione nell’anno precedente. L’atteggiamento della maggioranza e del Sindaco, lasciava presagire un consiglio comunale tutt’altro che sereno. Questa volta ha vinto la capacità di ascolto, o la furbizia del Capogruppo Celestino, che attratto dall’apparente curiosità, ha chiesto la sospensione del consiglio comunale, per visionare le carte in possesso di Pavone e Marcone. La pausa ha svelato la reale opportunità di creare un Ente attraverso una forma giuridica particolare che è stata utilizzata in alcuni comuni d’Italia: La Fondazione partecipata. Tutto vero! Nessun bluff di Pavone! Adesso che si fa? E’ stato aperto un dialogo che ha portato da una parte una risoluzione votata alla fine all’unanimità dal consiglio comunale, e dall’altra il ritiro della discussione di 500 emendamenti presentati dall’opposizione nelle persone di Pavone e Marcone. Si è andati contro ogni più rosea aspettativa! Tutti contenti! Da una parte Pavone e Marcone hanno vinto una battaglia importante permettendo per la prima volta nella storia di avere un Ente del turismo che verrà costituito entro il 30 giugno 2019 ed avrà minimo il 25% degli introiti che il comune girerà all’ente, e dall’altra il Sindaco e la sua maggioranza, in modo strategico ma costruttivo ed utile al loro operato, hanno evitato la discussione di 500 emendamenti (sarebbe durata giorni e giorni) ed hanno attivato un nuovo percorso virtuoso con la costituzione di questo ente, che diventerà probabilmente di esempio in Abruzzo ed in Italia, per quanto attiene la gestione oculata e mirata della tassa di soggiorno. Un successo per tutti? Quasi!
Il consiglio comunale ha avuto risvolti inaspettati, in quanto la curiosità del capogruppo Celestino probabilmente celava altro. Era quasi certamente il piano A. Un modo per vedere se Pavone e Marcone avessero messo in atto un grande bluff! A quel punto Alosi e compagni sarebbero partiti al contro attacco e li avrebbero umiliati in diretta streaming. Per fortuna di tutti, Il duo dell’opposizione aveva davvero qualcosa da far bollire in pentola, or dunque il capogruppo Celestino ha attuato il piano B, con l’assenso degli altri capigruppo, al Sindaco ed alla maggioranza, ed agli altri consiglieri di opposizione . Accettare la costituzione dell’ente, facendo ritirare così gli emendamenti a Pavone e Marcone. La scelta di discutere gli emendamenti se si fosse instradata, oltre che far perdere giorni e tempo avrebbe consentito un altro possibile e probabile ricorso al Tar. Con l’approvazione della risoluzione e la modifica dell’art. 13, il regolamento è stato votato all’unanimità, onde per cui non ci potrà essere nessun ricorso. La vittoria è di tutti, ma il PD anche questa volta ha avuto la meglio se si pensa al fatto che mentre per la Tari, i ricorsi sono ancora possibili, qui non più! A questo si aggiunge a favore della maggioranza che l’ente del turismo deve ancora nascere, e dovrà nascere “entro” il 30 giugno, ma non significa che non potrà nascere anche dopo tale data. Si aggiunge ancora che all’Ente del Turismo o Fondazione, come meglio la vogliamo chiamare, andrà il 25% del totale dei presunti 350 mila euro. Pertanto i rimanenti 280 mila verranno gestiti nuovamente da questa maggioranza come nell’anno passato, senza che la Città abbia davvero avuto vantaggi dall’introito di questa tassa (ricordiamo versata da turisti e non dai cittadini), che nasce per i fini sociali sopra evidenziati! Infatti siamo ancora in attesa di vedere un report su come sono stati spesi i soldi di questa tassa nel 2018.In verità è mancato soprattutto un programma di spesa coerente, oggettivamente valido che portasse decoro alla Città, rendendo edotti i cittadini preventivamente, fugando ogni dubbio sul suo utilizzo che ad oggi risulta poco parsimonioso, pur sempre nella legalità.
Fatte le dovute riflessioni, aggiungo l’ultima, forse la più importante che nessuno ha evidenziato. La proposta di un Ente del Turismo lo avrebbe dovuto suggerire la maggioranza, senza aspettare che altri lavorassero gratuitamente per loro, visto che gli assessori di competenza sono stipendiati e devono produrre per il bene comune risultati positivi. La loro fortuna è avere una opposizione propositiva e costruttiva, così come avere un ex Sindaco nelle fila dell’opposizione, che oggi dopo 3 anni risulta essere spesso un vantaggio per la maggioranza ed è un caso credo unico per la storia di Roseto degli ultimi decenni che ha portato valore aggiunto.
Mi sento di dire bravi a tutti consiglieri per la valutazione fatta, che ad oggi apparentemente porta vantaggi a tutti nell’immediato, con scelte strategiche della maggioranza e dell’opposizione che hanno accontentato tutti, ma solo il tempo darà le risposte che oggi sembrano semplici e scontate, e dove tutti hanno vinto a parte i turisti che dovranno pagarla senza avere servizi adeguati da giustificare tale richiesta.
Buona permanenza a Roseto degli Abruzzi Lido delle rose!