“Se il Partito Democratico pensa di portare avanti così il Piano regolatore che necessita della condivisione di tutto il consiglio si sbaglia di grosso”
“I lavori della Commissione Urbanistica del Comune di Roseto degli Abruzzi vengono gestiti in modo pessimo, come se condividere atti e documenti e prendere insieme le decisioni fosse un optional e non una regola: denunciamo questo modo di fare della maggioranza e del presidente della Commissione che non garantisce il rispetto delle regole, non condivide con tutti noi gli atti e ci tiene nascosta addirittura l’emanazione di bandi e provvedimenti, la Commissione così è un teatro mentre le decisioni vengono prese altrove. Se pensano di fare così un piano regolatore che ha bisogno della condivisione di tutto il consiglio comunale si sbagliano di grosso”.
E’ questa l’accusa lanciata dai rappresentanti di cinque gruppi consigliari di opposizione del Comune di Roseto che oggi hanno abbandonato in segno di protesta la seduta della Commissione Urbanistica e, nel corso di una conferenza stampa, ne hanno denunciato la pessima gestione. Ad abbandonare la seduta sono stati i Capigruppo dell’opposizione Enio Pavone di “Avanti X Roseto”, Nicola Di Marco di “Liberalsocialisti-Insieme per Roseto”, Mario Nugnes di “Abruzzo Civico”, Alessandro Recchiuti di “Futuro In” e Angelo Marcone di “Roseto nel Cuore”.
“Siamo entrati e abbiamo finora partecipato alla Commissione Urbanistica in modo costruttivo, con l’intento di ragionare insieme alla maggioranza su scelte importanti per il futuro della nostra città come il piano regolatore” hanno spiegato i rappresentanti dell’opposizione “invece ci troviamo davanti alla volontà di escluderci, ci vengono nascosti gli atti, che poi saltano puntualmente fuori ma solo quando li chiediamo. Come possiamo valutare senza la possibilità di vedere prima le carte? Questo modus operandi ha fatto venire meno la fiducia nei confronti del presidente della Commissione che non svolge il suo ruolo di garanzia, ci siamo sentiti presi in giro e che al Partito democratico piaccia o meno noi rappresentiamo due terzi dei cittadini rosetani che ci hanno votato, il Pd deve a loro rispetto, se prendono in giro noi è come se prendessero in giro i due terzi della città”.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso – hanno spiegato – è stata l’emanazione di un bando per la scelta dei consulenti per la valutazione dei progetti urbanistici complessi, bando aperto dal 29 luglio al 25 agosto, senza nessuna condivisione né comunicazione dello stesso ai membri delle opposizione, né alla cittadinanza. “Senza tenere fede agli accordi presi in precedenza, nell’ultima seduta della Commissione scopriamo che i consulenti esterni che dovranno fare parte della Commissione valutatrice dovranno essere scelti tra coloro che hanno partecipato ad un bando pubblicato, in gran segreto, senza nemmeno avvertirci, durante il mese di agosto” hanno spiegato “non solo non siamo stati avvertiti noi commissari ma l’amministrazione non si è sentita in dovere nemmeno di fare un comunicato stampa per avvertire i cittadini di questo bando, questo è un fatto gravissimo che fa di nuovo mancare la fiducia riposta nella maggioranza, incapace di gestire in modo trasparente il rapporto con l’opposizione e con la città”.
Critiche alla maggioranza da parte delle opposizioni sono state lanciate anche per la scelta di voler far ripartire l’iter del Piano regolatore dal cosiddetto ‘piano Nigro’: “è un piano datato ormai del quale è possibile recuperare solo gli studi preliminari, quella visione è ormai superata e ha al suo interno strumenti obsoleti, ci meravigliamo inoltre che il Pd riparta proprio da quel piano che fu, tra l’altro, la causa delle dimissioni di Sabatino Di Girolamo, ai tempi assessore, che era appunto in disaccordo”.