Non rimaniamo però sorpresi dall’ennesima, stucchevole, passerella presa al volo dal PD rosetano per gridare vittoria per un semplice atto propositivo, ovvio, dovuto e che rientra nei canoni del normale amministrare una cittadina giovane e con un retaggio storico indubbiamente povero>> dichiara Francesco Di Giuseppe coordinatore comunale del partito di Giorgia Meloni.
<<Rimaniamo di certo basiti di fronte alla generalizzata e fumosa notizia dell’apertura estiva della Villa stessa a tutti i rosetani e ai turisti che vogliano visitarla in occasione di non precisati eventi.
Sorvolando sui ritardi ormai abituali dell’amministrazione Di Girolamo riguardo la programmazione turistica (siamo oramai nella seconda quindicina di maggio), alcune considerazioni vengono spontanee alla luce delle segnalazioni che da anni riceviamo da diversi cittadini ivi residenti.
Non è una novità che buona parte di Villa Filippone Thaulero sia in uno stato di totale abbandono: la parte terminale dell’ala ovest è crollata da anni, tutta l’ala ovest mostra uno stato precario su tutto il perimetro, la vegetazione rigogliosa e incolta ha attirato intorno alla villa ratti e serpenti, che si aggirano indisturbati anche nelle zone limitrofe, ben tre palme secolari aggredite dal punteruolo rosso, sono morte da oltre cinque anni e rimangono in piedi con i soli tronchi.
Da queste considerazioni scaturiscono delle domande semplici per il Sindaco e Assessore competente:
– In caso di apertura al pubblico i visitatori si troveranno in luogo sicuro e salubre?
– Chi si assumerà le eventuali responsabilità inerenti la sicurezza?
– Non sarebbe più opportuno occuparsi della riapertura, quantomeno del parco, della Villa Comunale invece della solita “annuncite cronica”?
Fratelli d’Italia vigilerà su questo ennesimo annuncio da parte dell’amministrazione Di Girolamo, chiedendo un repentino intervento per la pulizia dell’area che oltre a serpenti e ratti, con l’avvicinarsi della stagione estiva porterà anche il prolificare di insetti e zanzare>> conclude Di Giuseppe.