“In sostanza il TAR Abruzzo ha dato ragione, ancora una volta, alle associazioni di categoria ed ai Consiglieri comunali di opposizione che, con forza e con tutti i mezzi a loro disposizione in Consiglio, avevano cercato di far comprendere ad una “ottusa maggioranza” che le norme applicate per aumentare i costi del servizio di gestione della Tari, ricomprendendovi i crediti di dubbia esigibilità, non erano legittime” prosegue l’ex Sindaco della Città delle Rose. “Purtroppo però, anche in questo caso, il Sindaco Di Girolamo ed i suoi Consiglieri comunali, ahimè totalmente appiattiti sulle indicazioni che a loro vengono impartite e quindi senza nessuna possibilità di autonomia decisionale, hanno causato un grosso danno ai cittadini rosetani”.
“L’incredibile aumento della Tari che l’Amministrazione Ginoble-Di Girolamo ha decretato ed imposto ai rosetani dal 2017 in poi, dopo aver promesso invece in campagna elettorale la sua riduzione, e la conseguente bocciatura da parte del TAR rappresenta la certificazione ufficiale del totale fallimento politico-amministrativo, dell’assoluta incapacità del Sindaco, della Giunta e dei Consiglieri di maggioranza di amministrare una Città come Roseto degli Abruzzi” conclude Pavone. “Fallimento che sarà confermato domenica 10 febbraio 2019, in occasione delle elezioni Regionali, momento in cui i cittadini rosetani avranno la possibilità di dare il colpo finale a quaesti “dilettanti allo sbaraglio” e far sì che Marco Marsilio e la coalizione di centrodestra che lo sostiene possano governare l’Abruzzo e, a breve, possano riprendere anche la guida della nostra Città letteralmente “martoriata” dai tre anni di incompetenza, incapacità e pressappochismo messi in campo dall’Amministrazione monocolore Pd a guida Ginoble-Di Girolamo”.