Classe 1991, altezza 188 centimetri. Due stagioni in Dnb da protagonista: nel 2013/2014 14.2 punti, 2.7 rimbalzi e 4.1 assist di media in 27 presenze, mentre nella stagione 2014/15, 14.2 punti, 2.8 rimbalzi e 3.4 assist in 23 presenze. Ha sfiorato la promozione in A2 giocando al alto livello: 14.9 punti, 4 rimbalzi e 3 assist nelle 7 gare di playoff; 15.5 punti, 3.5 rimbalzi e 2 assist nelle due partite di Final Four con Rieti e Siena. Ora però è a Roseto, in serie A2.
Roberto, si sale di categoria. Vieni a Roseto, in una realtà diversa, storica. Cosa ti aspetti da questa stagione?
“Mi aspetto di fare un altro salto di qualità – dice Roberto – perché salire di categoria vuol dire avversari più forti, allenamenti più duri e risultati più alti da ottenere. Non vedo l’ora di cominciare e spero di togliermi grandi soddisfazioni con la squadra”.
Conosci già Tony Trullo o qualche giocatore degli Sharks?
“Dell’ambiente, in realtà, conosco poco. Ricordo Yankiel Moreno, con il quale ho fatto qualche raduno in nazionale ai tempi delle giovanili, conosco Jacopo Borra, che spero venga riconfermato, con cui ho giocato a Treviglio due anni. Quando ero piccolo vedevo Roseto in televisione in serie A1”.
Ecco, avrai visto allora anche la passione che c’è qui, il tifo molto vicino alla squadra. Tu hai già giocato in ambienti così caldi?
“Agropoli è una realtà molto calda, ma non la storia che ha Roseto. È completamente diverso. Tutti mi hanno parlato di una piazza molto calda, vicina alla squadra, il sesto uomo in campo. Questa cosa mi carica ancor di più”.
Cosa ne pensi della nuova serie A2 a 32 squadre e una sola promozione?
“Arrivo da un campionato in cui ho vinto il girone, ho vinto i playoff e non sono riuscito a salire di categoria. Io farei più promozioni, o almeno tante promozioni quante sono le retrocessioni. Le regole, però, sono quelle e ci adeguiamo”.
In bocca al lupo Roberto!
Luca Venanzi
