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RISERVA NATURALE DEL BORSACCHIO, L’ETERNO DILEMMA

La spiaggia della Riserva del Borsacchio (Foto Luca Venanzi)
La spiaggia della Riserva del Borsacchio (Foto Luca Venanzi)

In questi cinque anni, e anche prima, si è parlato spesso della riserva del Borsacchio, molte volte a sproposito. La Riserva Naturale Regionale del Borsacchio, istituita con Legge della Regione Abruzzo n. 6 dell’8 Febbraio 2005 con il perimetro definitivamente approvato con Legge n. 34 del 1 ottobre 2007, tutela formalmente l’incontaminata bellezza di un’area, quella del Borsacchio, con i suoi aspetti di integrità della costa sabbiosa abruzzese, la presenza di dune embrionali di vegetazione alofita con tratti di macchia mediterranea dove si riproducono e sostano rare specie di uccelli. I confini della Riserva naturale regionale del Borsacchio comprendono un’area di 1100 ettari nei territori comunali di Roseto degli Abruzzi e Giulianova. La riserva protegge uno dei rari tratti di costa e terreni rimasti ancora liberi dall’urbanizzazione incontrollata che ha trasformato in pochi decenni le tranquille coste del mare Adriatico in un ambiente completamente edificato ed antropizzato.
La natura incontaminata, senza costruzioni edilizie (a parte un ecomostro quasi sulla riva del mare). Un paradiso. La spiaggia senza ombrelloni, il mare aperto, libero dalle scogliere.

Ieri Abruzzo Civico e il Partito Democratico hanno sparato a zero contro l’attuale amministrazione comunale sulla gestione della riserva, appellandosi al commissariamento della stessa da parte della Giunta Regionale. La notizia non è andata giù al Sindaco Pavone che oggi ha risposto alle accuse.
“Riguardo alla situazione relativa alla Riserva del Borsacchio, come già accaduto con altre vicende in passato, solo una volta che avremo un quadro preciso, completo e reale della situazione sarà nostra premura fare chiarezza sull’intera vicenda dinanzi alla stampa ed alla città visto che, al momento, questa presenta più di un aspetto poco chiaro e necessità di più di un approfondimento da parte della nostra Amministrazione e dei competenti uffici. Spiace però constatare come certe notizie, di cui noi eravamo completamente all’oscuro, siano trapelate attraverso canali ‘non proprio convenzionali’, ovvero comunicati di forze di opposizione, quando invece di certe vicende dovrebbero essere prima informati i diretti interessati”.

Luca Venanzi

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