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RISERVA DEL BORSACCHIO, FRATELLI D’ITALIA: “ORA SUL P.A.N. DI GIROLAMO DIMOSTRI DI ESSERE DIVERSO DA DI BONAVENTURA”

la-spiaggiaLa variazione del P.a.n. è stata consegnata dopo il lavoro avviato dal centrodestra, sulla Riserva del Borsacchio il PD dimostri con i fatti di essere cambiato.

Il circolo territoriale di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale prende atto dell’avvenuto deposito della variazione degli elaborati del Piano di Assetto Naturalistico (P.A.N.) della Riserva del Borsacchio da parte del professionista incaricato dalla precedente amministrazione di centrodestra.

La notizia è stata data dal Sindaco Di Girolamo che ha anche annunciato “un confronto con tutti i portatori di interesse per pervenire a eventuali miglioramenti” del documento consegnato e che verrà comunicato “un percorso che ci condurrà alla adozione del P.A.N. secondo i parametri previsti dalla legge”.

“E’ l’ennesimo annuncio accompagnato da tanti omissis da parte di questa amministrazione comunale: infatti come per altre iniziative portate avanti dalla passata amministrazione  di centrodestra, anche questa è stata prima criticata ferocemente in campagna elettorale come altre (parcheggi di Via Colombo, nuovi servizi legati alla riorganizzazione della raccolta dei rifiuti, realizzazione pista ciclabile, messa in sicurezza del campanile di Montepagano, messa in sicurezza porto turistico, interventi previsti nei project financing, ecc…solo per citare i più significativi n.d.r.) ed ora è oggetto di vera e propria appropriazione senza che per questa vi sia stato effettivamente un minimo di impegno e di indirizzo per portarla a termine” dichiara Francesco Di Giuseppe, Portavoce comunale di Fratelli d’Italia-AN

“Sulla complessa questione della Riserva del Borsacchio” continua Di Giuseppe  “è infatti il caso di ricordare che da quando nel 2005 è stata istituita la Riserva, il Partito Democratico nell’ottobre 2008 portò in Consiglio Comunale l’adozione del P.A.N. e la delibera venne ritirata perché la maggioranza dell’epoca non aveva i numeri per approvarla.

Questo ed altri ritardi, rispetto agli obiettivi fissati dalla legge istitutiva, portarono nel 2008 al vero commissariamento della Regione con D.G.R. 1153/2008 che demandò i compiti alla Provincia di Teramo. Tutt’altro rispetto al recente “commissariamento” burletta di D’Alfonso e Vallarola…

Una situazione che finalmente,” conclude Di Giuseppe “non senza fatica, si è sbloccata durante la Giunta Pavone con l’avvenuta transazione con i vecchi progettisti, incaricati durante l’amministrazione Di Bonaventura per un importo di Euro 250.000, e quindi attraverso l’avvio del nuovo lavoro per redigere la variazione del P.A.N., per il Programma pluriennale di attuazione e per la gestione ad un’associazione di protezione ambientale.”

“Viste le premesse c’è bisogno quindi di una netta ed inequivocabile discontinuità dell’attuale giunta comunale, di cui alcuni componenti erano presenti anche all’epoca, rispetto ai loro colleghi di partito che hanno amministrato fino al 2011: una discontinuità innanzitutto sui metodi di confronto con i <<portatori di interesse>> al fine di non replicare i pastrocchi del passato, i maldestri tentativi di cementificazione selvaggia e l’antica e mai sopita abitudine del centrosinistra rosetano che sui temi urbanistici fa divenire i problemi di molti in interessi di pochi” aggiunge Fabrizio Fornaciari, Portavoce provinciale del partito della Meloni

“C’è una terza via tra l’ambientalismo di maniera che dice no a tutto e a tutti e alla speculazione che quel P.A.N. voluto dal centrosinistra conteneva” continua Fornaciari “esiste il rispetto della natura con l’uomo al centro del sistema ambiente, esiste la possibilità di coniugare uno sviluppo economico ecosostenibile con la conservazione del paesaggio e delle specificità floreali e faunistiche della nostra Riserva. Basta prendere esempio nel nostro Abruzzo e in decine e decine di riserve in varie zone d’Italia dove queste, dando le giuste opportunità a tutti, rappresentano un reale ampliamento dell’offerta turistica che contribuisce a creare sviluppo e occupazione.

La discontinuità deve essere data anche sui tempi visto che i gravi ritardi che hanno gravemente danneggiato i cittadini che, senza tema di smentita e per questo è sufficiente leggere gli atti, rispetto all’attuazione e alla approvazione di tutti gli strumenti di pianificazione sono stati provocati dal Partito Democratico.”

In questa vicenda” conclude Fornaciari “si misurerà il grado di autonomia, di autorevolezza e di peso politico dei consiglieri comunali di maggioranza da cui dipenderà l’eventuale futura adozione del P.A.N. che auspichiamo sia diametralmente opposto a quello del 2008. Per tutto questo saremo, come sempre, vigili e pronti a portare un contributo propositivo e a denunciare ulteriori ritardi, omissioni ed eventuali  “metodi del passato” che dovessero riemergere.”

 

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