Aumento della disoccupazione giovanile e femminile nei lavori stagionali, danno di immagine, perdita di competitività nei confronti delle altre località rivierasche: sono solo alcuni dei danni che l’introduzione dell’imposta di soggiorno recheranno alla comunità rosetana. Per questi motivi faremo ricorso alla magistratura amministrativa per bloccare un altro dannoso provvedimento assunto dal Sindaco Di Girolamo e dall’Amministrazione Comunale senza alcun confronto preventivo con le associazioni tra operatori turistici di Roseto.
L’Amministrazione Comunale di Roseto e il Sindaco Di Girolamo hanno dimostrato, ancora una volta, di ignorare completamente gli operatori turistici di Roseto i quali, nonostante i vari incontri svolti, i numerosi documenti prodotti e le altre opportunità di confronto sull’argomento relativo all’imposta di soggiorno, sono rimasti completamente inascoltati.
Non vi è stato alcun confronto preventivo prima della decisione del Comune di inserire nella programmazione comunale l’introduzione dell’imposta di soggiorno mentre non è stata presa in alcuna considerazione la ripetuta proposta delle associazioni di autotassarsi per fare in modo di far fronte alle esigenze economiche cittadine e migliorare alcuni servizi legati alla manutenzione della città e alla cura del verde pubblico evitando un tributo che rischia di danneggiare gravemente l’economia turistica di Roseto.
Abbiamo ottenuto sempre e solo un atteggiamento di netta chiusura da parte degli amministratori comunali che sono andati avanti fino a giungere alla recente deliberazione per l’introduzione dell’imposta di soggiorno decisa in un travagliato Consiglio Comunale che, secondo le opposizioni, contiene numerosi aspetti di illegittimità.
Le associazioni che rappresentiamo intendono stigmatizzare l’atteggiamento del primo cittadino e degli altri amministratori rosetani i quali, invece di concertare la programmazione turistica di Roseto assieme ad esperti e titolari di attività turistiche studiando congiuntamente un serio programma triennale per individuare l’immagine e il “brand” che dovranno contraddistinguere Roseto per il futuro, si sono preoccupati solo di tartassare categorie produttive che creano annualmente centinaia e centinaia di posti di lavoro senza preoccuparsi in alcun modo dei risvolti negativi che tali provvedimenti potranno avere sull’economia cittadina.
Per questi motivi abbiamo ritenuto opportuno dare mandato ad un nostro legale per verificare se ci sono gli estremi per un ricorso amministrativo teso ad evitare l’efficacia della deliberazione assunta impedendo in questo modo l’applicazione di un’ulteriore, inutile e dannoso balzello che danneggerà l’immagine della città.
D’altra parte, nel corso dei lavori del Consiglio Comunale è stato detto a chiare lettere che l’imposta di soggiorno non servirà per iniziative legate al turismo ma soprattutto per consentire all’amministrazione comunale il raggiungimento degli equilibri di bilancio. Praticamente quello che accade nella stragrande maggioranza dei Comuni italiani che l’hanno introdotta. Sapevamo tutto questo ed anche per questi motivi abbiamo sempre espresso la nostra contrarietà verso questa ipotesi di introduzione, tenuto conto anche del notevole fenomeno degli affitti non dichiarati, non soggetti all’imposta di soggiorno, che l’Amministrazione, pur conoscendo molto bene, non ha mai contrastato né tantomeno chiarito come intenda farlo.
Per cui faremo di tutto affinchè non venga introdotta l’imposta di soggiorno a Roseto, soprattutto nel momento in cui gli altri comuni rivieraschi pare non abbiano alcuna intenzione di farlo: significherebbe una perdita di competitività e di presenze a danno delle attività rosetane che la prossima stagione estiva potrebbero dover rinunciare ad assumere lavoratori stagionali con tutte le conseguenze negative che decisioni di questo genere, in questo particolare momento di congiuntura economica, potrebbero creare.
Non siamo stati certamente noi a voler arrivare a questa situazione di muro contro muro con l’amministrazione comunale ma la tutela del turismo rosetano e della competitività della città nei confronti delle altre località sono alla base delle iniziative che assumeremo in questi giorni per evitare che questa imposta introdotta, peraltro con una modalità ritenuta da molti illegittima, dal Sindaco Di Girolamo e dalla maggioranza del Partito Democratico che lo sostiene possa recare danni incalcolabili al turismo, settore trainante dell’economia di Roseto.
Roseto degli Abruzzi, lì 05-01-2018
Giuseppe Olivieri, Presidente Roseto Incoming – Associazione Operatori Turistici Roseto
Adriano De Sanctis, Presidente ARA – Associazione Roseto Albergatori
Catia Soardi, rappresentante FAITA Federcamping – Abruzzo
Luigi Corradetti, Vice-Presidente Cooperativa Balneatori Pineto e Roseto