“Un Piano che a Roseto ha iniziato il suo percorso nel lontano 2005, anche con l’approvazione di uno specifico regolamento ma che a distanza di ben 12 anni non riesce ancora a decollare” sostiene Rosaria Ciancaione.
“A Roseto sembra che gli strumenti previsti nel regolamento, ispirati a principi comunitari e costituzionali tesi a garantire tutela e salvaguardia della salute pubblica, non vengano presi in considerazione, mentre”, afferma Augusto Azzariti, del gruppo Un’altra Idea di R.P., “le autorizzazioni all’istallazione di nuove stazioni radio per la telefonia mobile continuano ad essere rilasciate dal Comune, come quella che riguarda la collocazione della stazione radio WIND sulla struttura del Residence Felicioni.”
“Negli ultimi decenni”, afferma Vittorio Racinelli del gruppo Roseto Unita, “i livelli di esposizione ai campi elettromagnetici, infatti, sono in continuo aumento anche sul nostro territorio e la mancanza di strumenti adeguati a valutare il grado di esposizione di abitazioni, scuole, luoghi di lavoro, non è tollerabile perché potrebbe essere causa di gravi pericoli per la salute pubblica”.
“Negli atti di bilancio, riprende Rosaria Ciancaione, “si legge che il Comune procederà nella valutazione su possibili nuovi siti nel territorio in funzione delle richieste pervenute dai gestori di telefonia mobile, senza che nulla venga detto sulla necessità di verificare che tutti gli impianti esistenti siano effettivamente schermati con appositi sistemi che salvaguardino la salute dei cittadini residenti nelle abitazioni circostanti”.
“In carenza degli strumenti previsti nel regolamento, come intende il Comune addirittura implementare i siti delle stazioni radio?” Si procederà alla nomina del comitato tecnico? Saranno riprese le attività di controllo, vigilanza e monitoraggio dei campi elettromagnetici sul territorio interrotte nel 2014? Sarà approvato il Piano delle antenne? Sono domande che esigono risposte chiare e concrete”, afferma Alessandro Massacesi del gruppo Un’altra Idea di R.P.
“Chi si trova oggi a presidiare la tutela della salute pubblica, in relazione all’esposizione cronica della popolazione ai campi elettromagnetici, non può trascurare questi aspetti”, conclude Rosaria Ciancaione“ e, anzi, ha il dovere di porre in essere tutte le azioni e gli strumenti possibili per garantire ai cittadini il diritto alla salute che è l’unico diritto ad essere qualificato come “inviolabile” dalla nostra Costituzione”.