“Le schede di vulnerabilità sismica per le scuole rosetane sono ancora in alto mare, perché solo per le scuole di Via Manzoni, di Via Veronese e di Via Puglie è stato dato l’incarico per la redazione”, così’ esordisce la Capogruppo di Liberi e Uguali, Rosaria Ciancaione, “eppure Il 23 marzo scorso la Giunta Di Girolamo ha approvato la delibera n. 89 nel cui allegato si legge che Il territorio comunale presenta crescenti fragilità dovute …ai frequenti eventi sismici che interessano l’ambito comunale e che la sicurezza può essere garantita conoscendo i rischi del territorio in cui si vive, sapendo qual è il livello di allerta e i comportamenti da adottare in caso di emergenza”
“Mi stupisce”, continua la capogruppo,” leggere una proposta progettuale in tal senso e poi vedere che per la sicurezza nelle scuole si continua a non affrontare la situazione, tanto che sul bilancio c’è stato il voto contrario di LeU soprattutto perché nulla è stato previsto in proposito. Eppure la Sentenza della Corte di Cassazione depositata in data 8 gennaio 2018 ha affermato che le scuole a rischio sismico anche molto basso vanno chiuse e gli amministratori che non lo fanno rischiano di essere accusati di omissione di atti di ufficio. Ora, perfino un atto deliberativo che sancisce la piena consapevolezza da parte dell’amministrazione Di Girolamo delle crescenti criticità dovute agli eventi sismici che interessano anche la nostra Città ma, stranamente, nessuna conseguente azione per mettere le scuole in sicurezza a partire dalla redazione delle schede 1 e 2 di vulnerabilità sismica.”
“A Roseto”, interviene il Coordinatore politico provinciale del Movimento, Stefano Alessiani”, la nostra capogruppo, insieme a tutto il movimento, sulla questione della vulnerabilità sismica, ha fatto un lavoro egregio, di stimolo e di denuncia continui, come per tutte le altre proposte e problematiche rappresentate sul territorio e in consiglio comunale”. Occorre continuare su questa strada e, per quanto attiene le scuole, l’amministrazione comunale rosetana, senza ulteriori esitazioni, deve far certificare il grado di resistenza delle strutture scolastiche ad un eventuale sisma e pianificare gli interventi manutentivi a breve, medio e lungo termine, definendo i progetti di consolidamento”.
“Le risorse, “riprende la capogruppo, “si spendono, invece, per fare assunzioni che, in parte, potrebbero essere spostate al prossimo anno, ma, non si impiegano per garantire ai nostri bambini di frequentare una scuola che sia collocata in una struttura sicura”.
“A Roseto, purtroppo, è passato quasi un anno e mezzo dal 22 novembre 2016, quando il consiglio comunale approvò all’unanimità la nostra mozione”, conclude Ciancaione, “si è pronunciata anche la Cassazione a gennaio di quest’anno per una scuola con indice quasi al 100 per cento, la Giunta ora dice che territorio comunale presenta crescenti fragilità dovute ai frequenti eventi sismici, ma, per la vulnerabilità sismica delle scuole tutto rimane fermo ed è, a dir poco, avvilente”