In mezzo a cd e file musicali appare una cassetta. Sì, quella che richiedeva la biro per riavvolgere il nastro magnetico. “Nessuno ha ucciso la musica, e nessuno mai la ucciderà”, è scritto nella prefazione di questo piccolo libro, pieno di vita e di musica. Tredici microracconti, tredici autori, raccolti da due ragazzi con la passione del punk/rock e della letteratura. Manuel Graziani e Maximiliano Bianchi, uno teramano, l’altro apolide toscano, ormai abruzzese. Perché proprio la cassetta? “Non per nostalgia o retromania”, dice Manuel. Da tre anni circa, in tutto il mondo, esiste una giornata dedicata all’audiocassetta, chiamata “Cassette Store Day”. “La cassetta è il supporto più economico per eccellenza – precisa Manuel – e, negli Stati Uniti, esistono ancora case produttrici che creano cassette vergini, e case discografiche di tutti i generi musicali che pubblicano l’album anche nel formato cassetta perché costa poco, è maneggevole, ed è un oggetto fisico, tangibile”. La cassetta, poi, ha un inizio e una fine. “A differenza della non corporeità di oggi – spiega Maximiliano – di nuovi canali che, per carità, vanno benissimo e sono usati da tutti. Sembra, però, una volta che un file mp3 o qualsiasi altro formato, una volta caricato in rete, resti lì in eterno. Non è vero perché la deperibilità del digitale esiste, legato ad altri fattori diversi da quelli del deperimento analogico”. Ogni racconto è di cinque mila battute, una “traccia” che si adatta a una canzone, leggendo ad alta voce, di circa quattro minuti. Sia la copertina sia l’interno del libro è a cura di Fabrizio Sannicandro, teramano, illustratore. Il libro, poi, è stato stampato qui, a Roseto, nel centro stampa “Morlacchi”.
Ottanta pagine, formato tascabile, numerato a mano, circa trecento copie. L’interno del libro è una sorta di secondo indice e raffigura l’interno di un bagno e, sulla parete, i nomi degli autori. Una bella sfida punk quella di Manuel e Maximiliano, che cercano di raccontare un disco mettendoci un po’ di anima, una narrazione della critica musicale. Un pomeriggio davvero piacevole quello di venerdì 22 gennaio alla Libreria La Cura, dove Manuel e Maximiliano hanno presentato il loro lavoro, prima parlando dei vari autori, per proseguire con l’ascolto di alcune canzoni associate a determinati racconti. Bello il finale con la lettura ad alata voce, accompagnata da basi musicali a volume molto alto, dei due brani scritti da Manuel e Maximiliano. Una prefazione da parte dei due autori, e poi i tredici microracconti. “Il nostro uomo” di Maurizio Blatto, “Punk Agricoli” di Maximiliano Bianchi, “Oggi è troppo tardi” di Matteo Di Giulio, “Quel bastardo di Mike Patton” di Carlo Cannella, “C60” di Gianni Miraglia, “Autoreverse” di Simone Lucciola, “Mo’ ti faccio piangere” di Manuel Graziani, “Me la fai una cassettina, dj” di Andrea Bentivoglio, “Spiritual” di Vittorio Bongiorno, “El funky barboncin” di Ricky Russo, “Pugno chiuso, e cassetta rossa” di Maurizio Di Fazio, “A Plegine Supreme” di Andrea Valentini e “1989” di Gianni Solla.
Un piccolo libro molto interessante, da leggere e conservare!
Luca Venanzi
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