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MOSTRA DEI VINI: DOPO L’ATTACCO PAVONE RISPONDE

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Prima l’articolo su “Il Messaggero”, poi la critica del candidato sindaco Sabatino Di Girolamo in merito all’assegnazione della “Mostra dei Vini” a un’associazione a cui fa capo Emilio Di Febo, attivista nella lista “futuro in” a sostegno di Enio Pavone. Questa la risposta:

Come tradizione chi non ha proposte concrete da porre all’attenzione della cittadinanza si attacca ad ogni pretesto pur di denigrare l’altrui lavoro, dimenticandosi ovviamente di riportare i fatti nella loro interezza, al solo fine di strumentalizzarli a proprio favore.

L’ultimo argomento di scontro scelto dalle nostre opposizioni, sempre più prive di tematiche concrete, è la 45° edizione della Mostra dei Vini di Montepagano. Vorremmo ricordare che questo, che è uno dei più importanti eventi che si svolgono sul nostro territorio, ma non solo, richiede tempo ed un lungo lavoro preparatorio per essere realizzato. Appare quindi più che lecito e normale affidarne l’organizzazione con un congruo anticipo, anche perché pure un bambino capirebbe che attendere la fine delle elezioni, quindi fine mese di giugno, equivarrebbe a “condannare” l’importante kermesse ad una raffazzonata organizzazione, cosa che noi non vogliamo assolutamente fare.

Infatti, dopo aver ereditato una Mostra dei Vini ridotta a poco più che una sagra paesana affidata e gestita dai “soliti amici” della sinistra rosetana, questa Amministrazione, con cinque anni di duro lavoro, è riuscita a risollevare l’evento, a riportare cantine e produttori, a coinvolgere il Consorzio Colline Teramane e le eccellenze enogastronomiche del territorio, a conquistare importanti riconoscimenti come quello che ha permesso alla Mostra dei Vini di essere presentata al Vinitaly di Verona e di entrare nel circuito di “Borghi Autentici d’Italia” e di “Res Tipica”, ma soprattutto a rimettere al centro del progetto Montepagano, riportando tanti turisti e visitatori, dopo anni di oblio. Queste non sono opinioni, ma dati inconfutabili!

Ovviamente tutto ciò non si improvvisa e, dopo anni in cui le Amministrazioni di centrosinistra elargivano ad organizzatori esterni cifre da capogiro, che in alcuni casi arrivavano anche a 100 mila euro (tra l’altro lasciando anche debiti che la RosaEventi ha dovuto saldare per conto di altri), noi invece, seppur in un periodo di vacche magre, grazie proprio alla programmazione, siamo riusciti a rialzare gli standard della Mostra affidando l’organizzazione ad associazioni serie e competenti che, grazie al duro lavoro, alla collaborazione di questa Amministrazione ed al rinato entusiasmo venutosi a creare attorno a questo evento, sono riuscite a far rifiorire l’intera manifestazione.

Nello specifico la RosaEventi ha già lavorato, negli ultimi due anni, all’organizzazione di questa kermesse svolgendo sempre un ottimo lavoro e, nel programmare questa 45° edizione, grazie al loro lavoro sul territorio siamo riusciti a coinvolgere in questo progetto diverse associazioni di Montepagano e attività produttive che operano nel borgo, con molte di queste che hanno già dato il loro convinto assenso al progetto che punterà, come sempre, a dare lustro all’intero territorio e a chi vi opera. Tra queste proprio il Consorzio Colline Teramane che, non solo ha deciso di spostare a Montepagano la propria sede, ma ha anche sposato appieno il progetto di rinascita di questo evento, conquistato proprio dall’attenta e meticolosa programmazione proposta, a fronte di anni di improvvisazioni e manifestazioni mal organizzate.

Anche per questo motivo abbiamo deciso di affidarci nuovamente a questa Associazione che, tra l’altro, nelle scorse settimane è stata Verona, per il Vinitaly per stabilire i primi contatti con le cantine, convinti che si possa proseguire nel percorso di rilancio intrapreso per la Mostra dei Vini da ormai cinque anni buoni, lavorando per tempo come è giusto che sia e come è stato sempre fatto.

Ci chiediamo però come mai negli anni passati le nostre sterili opposizioni non abbiano sollevato mai questo problema, né tantomeno abbiano paventato i loro dubbi sull’associazione e sui personaggi che la compongono, visto che la RosaEventi non è solo il signor Emilio Di Febo, ma racchiude tanti cittadini di Montepagano…forse con l’approssimarsi delle elezioni e dinanzi all’incapacità di fare delle proposte serie per il territorio non trovano niente di meglio da fare che strumentalizzare, in maniera ridicola, l’altrui lavoro?! Poi spiegateci una cosa: se si programma un evento per tempo è sbagliato, se non lo si fa pure…ci dicano una volta per tutte come secondo loro si dovrebbero organizzare simili eventi!

Se poi qualcuno, con il favore dei soliti agganci e di qualche disperato amico che vive sui social, vuole montarci ad arte un caso che non esiste, come già tentato di fare in questi mesi, che faccia pure: ripetiamo, i rosetani non hanno l’anello al naso e conoscono come stanno realmente le cose. Detto ciò è sempre più triste constatare come, in assenza di proposte e idee serie, qualcuno stia portando la campagna elettorale su tematiche così basse che, francamente, mai ci saremmo aspettati! Evidentemente, sapendo di aver già perso, cercano di buttare il confronto nella gazzarra, come solo chi non ha più speranze fa…”

Roseto degli Abruzzi, 3 maggio 2016

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