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L’inquinamento dei fiumi costa a Roseto degli Abruzzi e ad altri comuni la Bandiera Blu 2016

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Il sindaco, Enio Pavone, e l’Assessore ai Lavori Pubblici ed Ambiente, Fabrizio Fornaciari, hanno confermato questa mattina alla stampa che la città di Roseto degli Abruzzi non ha ricevuto, per il 2016, la Bandiera Blu da parte della Fee e, al contempo, hanno fornito i dati e le motivazioni che avrebbero portato la Fondazione per l’Educazione Ambientale (Fee) a questa decisione.

Si tratta, francamente, di una decisione piuttosto anomala, per non dire altro” ha esordito il candidato sindaco Pavone. “Il 2015 è stato, se non ricordo male, l’unico anno in cui non ho emesso alcuna ordinanza di divieto di balneazione, mentre negli anni precedenti, malgrado avessimo dovuto prendere diverse volte questa decisione, la bandiera non ci è stata negata. Infatti, grazie alla collaborazione della Ruzzo Reti Spa, che gestisce gli impianti si sollevamento, non si sono registrati sversamenti a mare o altri problemi, garantendoci una stagione estiva sicura e tranquilla”.

Detto questo, da quanto ci è stato spiegato da Roma, malgrado la qualità dei servizi immutata, la raccolta differenziata in continuo aumento, la conferma della Bandiera Verde per la qualità delle spiagge a misura di famiglie e bambini, nonostante diversi parametri in crescita e, malgrado la qualità generale delle acque in deciso miglioramento in diverse zone, i pessimi risultati fatti registrare nei punti di prelievo nei pressi della foce del Vomano, ma soprattutto del Tordino, hanno fatto sì che la Bandiera Blu ci fosse negata per la prima volta dopo tanti anni. Una sorte questa che ha riguardato anche altri comuni del litorale teramano, tutti uniti dal fatto di avere le foci dei fiumi che scaricano sul proprio territorio” ha confermato Pavone.

Per fare in modo che i sette comuni della costa teramana abbiano la Bandiera Blu c’è bisogno che la Regione si attivi in maniera puntuale e precisa per la pulizia dei fiumi e la salvaguardia degli argini” ha proseguito il primo cittadino uscente e candidato della coalizione di centrodestra. “Abbiamo partecipato a numerosi incontri con i vertici regionali su certe tematiche, spesso si è parlato di “contratti di fiume” e altre iniziative, ma se queste restano sulla carta non servono a nulla. Non è possibile che le amministrazioni locali si impegnino “anima e corpo” per l’ottenimento della Bandiera Blu per poi vedersi negato il riconoscimento a causa di problematiche su cui il comune non ha alcun potere”.

Il sindaco ha poi voluto riservare un pensiero a quanti, pur di gettare fango sulla propria città, sono disposti a tutto. “Non si può fare politica contro il proprio territorio, fare segnalazioni contro la propria città, come ha fatto il Wwf lo scorso mese di marzo in occasione della vicenda Fratino, poi rivelatasi infondata. Roseto degli Abruzzi è purtroppo piena di pseudo-associazioni ambientaliste e ambientalisti radical-chic che, pur di avere un briciolo di visibilità, sono pronti a scrivere contro, anche inventandosi storie, al solo fine di provare a prendere qualche voto in più. Roseto degli Abruzzi ha bisogno di gente seria e che ami la propria città, di una classe politica che lavori per il suo bene, altro che questi soggetti che sanno solo parlarne male”.

La parola è poi passata all’Assessore ai Lavori Pubblici ed Ambiente, Fabrizio Fornaciari, che ieri mattina si è recato a Roma per parlare con il Presidente della Fee, Claudio Mazza, per avere spiegazioni su questa mancata conferma della Bandiera Blu per il 2016. “La criticità che mi è stata manifestata è quella relativa all’emergenza fiumi, un problema che riguarda tutto l’Abruzzo. Il nostro comune ha fatto la sua parte e il miglioramento e la qualità di certi parametri lo dimostrano, ma i dati dei prelievi nei pressi della foce di Vomano, ma soprattutto Tordino, non lasciano scampo. Purtroppo, è bene sottolinearlo, il loro inquinamento parte a monte e riguarda tutti i territori che attraversano, e ognuno di questi deve fare la sua parte”.

Numeri alla mano infatti i dati dei prelievi effettuati nelle zone urbanizzate del territorio sono in complessivo miglioramento, infatti nel 2015 non sono stati emanati divieti di balneazione, né abbiamo avuto a che fare con sversamenti o altre problematiche, ma il dato complessivo delle acque che emerge, proprio a causa della situazione dei due fiumi, non ci ha permesso di confermare, secondo gli esperti della Fee, il vessillo” ha proseguito Fornaciari.

Ho sentito gli amministratori degli altri comuni costieri e chiederemo alla Regione Abruzzo un intervento risolutivo su certe problematiche e non le solite passerelle politiche che qualcuno, da Pescara, è venuto a fare nei mesi scorsi sul nostro territorio. Vogliamo maggiori controlli da parte dei tecnici dell’Arta sull’alveo dei fiumi e maggiore attenzione generale su queste problematiche. Noi vogliamo che i fiumi tornino a essere una risorsa e non un problema” ha concluso Fornaciari. “Questa decisione ci ha lasciato l’amaro in bocca, anche se siamo sereni perché sappiamo di aver fatto quanto nelle nostre possibilità per confermare la Bandiera Blu e che il diniego, oggettivamente, non dipende da nostre inadempienze. Ci auguriamo, su certi temi, una maggiore unità politica per il bene della città e per una loro risoluzione. Conta poco esacerbare gli animi per un mero tornaconto elettorale quando i dati ed i problemi sono sotto gli occhi di tutti”.

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