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LETTERA DI GIOVANNI BARONI AL SINDACO DI ROSETO ENIO PAVONE

il porticciolo di Roseto
il porticciolo di Roseto

Preg.mo Sig.SINDACO
Del Comune di Roseto
Preg.mo PRESIDENTE della Prov.di Teramo
Preg.mo PREFETTO di TERAMO
Alla Procura di Teramo
Preg.Avv.VINCENZO DI NANNA

Oggetto: Ordinanza Reg.Abruzzo prot.RA/226646 del 10 Ott. 2012. Ordinanza Giunta Regionale RA/190255 del 22 Agosto 2012. Verbale di presa di ammissione di possesso con occupazione d’URGENZA di beni immobili del Comune di Roseto del 10/03/2015

Lei il giorno 10 marzo 1915 ha scritto la più brutta pagina della storia di Roseto. Invece di difendere una azienda del Suo Comune come hanno fatto i Suoi Predecessori, Lei l’ha CHIUSA. Non ha tenuto in nessun conto che gli operai stavano lavorando e ha invocato l’ausilio dei Carabinieri Lei, per sbatterli fuori insieme al loro datore di lavoro e propietario dell’immobile. Questo facendosi soggetto per l’applicazione dell’ ordinanza sopracitata. OCCUPAZIONE D’URGENZA per la costruzione di un argine che poi è il terzo argine sulla foce del fiume Vomano. In Italia non ci sono altri fiumi che hanno TRE argini.
La cosa più grave che ad oggi 05 ottobre 2015, sono trascorsi quasi sette mesi, nessun lavoro dell’argine è stato iniziato, quindi mi dica e spieghi ai miei operai il perché, il motivo di tale URGENZA tanto da giustificare un simile comportamento.
Mi spieghi inoltre perché lo sgombero e l’abbattimento della banchina, vedi ordinanza sopracitata, del porticciuolo Vallonchini non è stato fatto, come perché la flotta delle barche dei pescherecci risiede sempre a Roseto, come perché il capannone della ditta: D’Eugenio non è stato abbattuto per la parte costruita su terreno demaniale, come perché i 600 mc.di detriti di laterizi sottostanti tra il ponte della ferrovia di cui il verbale redatto dai Tecnici del Suo comune in data 16-05-01 insieme ai Funzionari dell’Asl, non sono mai stati tolti, come perché nessun lavoro di ripulitura in superfice della stessa area non è stata mai effettuata tanto da sembrare una discarica a cielo aperto.
E’ STATA QUINDI una operazione solo ed unicamente per colpire il CANTIERE NAVALE ROSETO CHE DA SETTE MESI E’ CHIUSO alla merce di chi vuole entrarci e portarsi a casa qualche souvenir. Ho rilevato tre furti che abbiamo notificato ai Carabinieri ora non ci faccio più caso se mi manca qualche cosa.
Quanto sopra lo chiedo sia a Lei, come lo chiedo al Presidente della Provincia, come lo chiedo al Sig.Prefetto della Provincia, il perché di una così nefasta operazione contro la mia ditta che di conseguenza ha dovuto portare tutti gli stampi, macchinari, imbarcazione grosse, alla rovina, all’aperto sotto le intemperie. Si ricordi inoltre, che l’anno scorso ho pagato circa 40.OOO EURO DI STIPENDI, gli stessi operai quest’anno non hanno più trovato lavoro.
La mia Religione mi impedisce di reaggire selvaggiamente, ma non posso non significarVi che avete agito nella più completa ingiustizia che chiedo alla Procura della Repubblica di condannare avendo subito danni fisici alle cose e di immagine.
Stando alla fine del Suo mandato Le giunga i miei complimenti,io non farò affossare Le assicuro, il Cantiere Navale ROSETO, le mie barche faranno ancora onore al nome che portano anche se momentaneamente le più piccole saranno prodotte altrove e Le assicuro anche che me ne andrò da Roseto solo quando anche gli altri avranno ubbidito alle ordinanze sopracitate.
LA LEGGE E’UGUALE PER TUTTI vero??
In attesa, porgo distinti saluti
Roseto 05-10-2015
Giovanni Baroni

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