Settanta opere, alcune rare, che rappresentano la storia e la cultura abruzzese, la dignità del suo popolo, contadini come voci sognanti, i paesaggi. Prima Pasquale, poi Raffaello, hanno rappresentato al meglio l’arte agreste, i colori, le sfumature della nostra terra. Un evento importante, che raccoglie 70 pitture di Pasquale e Raffaello Celommi, sarà di scena a Villa Paris, dal 18 dicembre 2015 al 14 febbraio 2016, tutti i giorni dalle 16 alle 19, con ingresso libero. Un’occasione unica per tutti i cittadini rosetani, che potranno ammirare queste opere per la prima volta tutte insieme. La mostra sarà inaugurata giovedì 17 dicembre alle ore 17.
“Non è stato facile organizzare questa mostra – dice il Sindaco Pavone – ma era doveroso nei confronti di due pittori così importanti del nostra città come Pasquale e Raffaello Celommi. Ringrazio la fondazione Tercas che ha finanziato questa iniziativa, Mario Giunco per il suo impegno, la famiglia Cingoli perché mette sempre a disposizione Villa Paris, Paola Di Felice, la curatrice della mostra e Giusi Pascarelli l’allestimento floreale. Per noi è l’evento culturale più importante di questi cinque anni”.
Alcune opere sono di proprietà del Comune, circa 10, mentre tutte le altre sono messe a disposizione da collezionisti. Queste pitture, però, non sono state adeguatamente valorizzate e, tutt’oggi, non esiste un vero e proprio catalogo.
“Pasquale Celommi ha lavorato per 50 anni – precisa Mario Giunco, memoria storica della città – e, ogni anno, sfornava circa 20 quadri. Ci sono più di mille opere sparse in tutto il mondo. Questa è la mostra più completa di sempre, che deve essere documentata in un bel catalogo, altrimenti non lascia traccia. Nel 1988 ci fu una sua mostra, con meno opere, ma poi cadde nel dimenticatoio perché non fu realizzato un catalogo. La storia di questi quadri è interessante e tutta da scrivere, appetibili per i collezionisti. L’obiettivo è portare a conoscenza queste opere”.
Paola Di Felice è la curatrice della mostra. “Ringrazio l’amministrazione comunale che mi ha dato questa opportunità, nessuna mostra è mai stata così completa. Abbiamo fatto in modo che sia Pasquale che il figlio Raffaello fossero adeguatamente rappresentati. I loro dipinti rappresentano i contadini come voci sognanti, in contrasto con i contadini del Patini, oppressi dalla fatica. C’è bisogno di una rilettura dei due artisti, è necessario un catalogo. Si dice che l’arte si sia fermata a Firenze, ma non è così perché anche al sud, in questo caso in Abruzzo, c’erano tanti artisti che si sono poi affermati in tutta Europa. Sono opere originali e di qualità. Ringrazio Mario Giunco per il supporto”.
Il vicesindaco Urbini loda l’iniziativa. “Un evento culturale che vale l’intera consiliatura. Pittori come Pasquale e Raffaello Celommi non sono stati sufficientemente valorizzati. Quadri importanti come ‘Il Pescivendolo’, ‘Il Matrimonio’, ‘La Ragazza col Canestro’, sono un patrimonio della nostra terra e dell’Italia intera. Senza l’aiuto della dottoressa Di Felice non saremmo riusciti a organizzare questo evento. Invito tutti i cittadini alla mostra”.
L’inaugurazione, quindi, si terrà giovedì 17 dicembre alle 17, l’ingresso è gratuito.
Luca Venanzi