Dopo l’annuncio del 70° Trofeo Lido delle Rose gli Sharks preparano la trasferta di Ravenna. Questa mattina allenamento di rifinitura per tastare le condizioni di Innocenzo Ferraro, da mercoledì a riposo precauzionale: sarà comunque della partita. Ha avuto qualche problema anche Jacopo Borra, ma il lungo piemontese si è allenato bene venerdì e garantirà il suo apporto. Sfortunato, invece, Roberto Marulli: prima le lenta guarigione dal problema alle tibie, ora una distorsione alla caviglia che gli ha fatto saltare tutti gli allenamenti settimanali. Sarà nei 12, ma difficilmente lo vedremo sul parquet. La Mec-Energy è abituata agli infortuni, anche se in questo momento della stagione servirebbe l’organico al completo. Infatti gli Sharks giocano senza un play puro (Izzo fuori fino al termine della stagione), e sono costretti ad alternarsi Moreno, autentico Jolly, Allen e Weaver. In squadra, comunque, c’è entusiasmo e consapevolezza nei propri mezzi: sei vittorie non sono frutto del caso ma di un lavoro costante in palestra. Il traguardo della Coppa Italia è quello più immediato, restano tre partite e bisogna vincerne almeno due. Non sarà facile. Intanto c’è la trasferta di Ravenna, domenica 20 dicembre alle ore 18. Una partita insidiosa: la squadra di coach Martino in casa ha due vittorie e quattro sconfitte, e per questo non vuole deludere il proprio pubblico. Un roster completo: Rivali è il play, giocatore d’esperienza, ben supportato da Malaventura (ex Roseto) e Deloach. Sotto canestro agirà il duo Smith, giocatore esplosivo, e Masciadri, meno appariscente ma concreto. In panchina c’è Andrea Raschi, visto a Chieti, detto “il professore”, esperienza da vendere, e l’argentino Juan Marcos Casini. Ci sarebbe anche Cicognani, ma nelle ultime gare non è stato tra i 12. Chiudono la panchina Manetti, Smorto, Seck e Salari. Una gara difficile, dove gli Sharks dovranno subito imporre il proprio ritmo. Anche questa volta sono previsti tanti tifosi al seguito. Una sola raccomandazione: non cadete nelle provocazioni, incitate la squadra dal primo al quarantesimo minuto.
Luca Venanzi