“Ho sottolineato già – prosegue il sindaco – che il regolamento e l’imposta per il 2019 dovevano essere oggetto di una riflessione in occasione della stesura del bilancio.
Questa riflessione ora è anche imposta dalla sentenza del Tribunale amministrativo. L’imposta dunque sarà oggetto di nuove deliberazioni, i cui contenuti saranno più chiari, ad esempio con l’eliminazione di incongruenze regolamentari che sono state lamentate dagli operatori turistici per l’annualità 2018, pur non oggetto di denuncia in sede di contenzioso.
Nel tornare a deliberare l’imposta, si potrà anche tenere conto delle specificità di Roseto così come dei contenuti dell’imposta nelle località limitrofe, in modo da limitare, per quanto possibile, le disparità dei regolamenti delle città vicine.
Il tutto in attesa di un coordinamento in materia da parte della Provincia di Teramo, come ho sempre auspicato.
Spero anche che in questa occasione di riflessione che ci viene offerta sull’imposta di soggiorno si possa trovare una maggiore sintonia con gli operatori turistici che spero di trovare più consapevoli circa la necessità della scelta fatta per il bene di Roseto e delle principali voci dell’economia della città. La sentenza del Tar dunque – conclude il sindaco – costituisce motivo ulteriore per accelerare un approfondimento che ritenevamo comunque indispensabile ai fini di una migliore calibratura dell’imposta”.
I trionfalismi di alcuni esponenti dell’opposizione, sono prematuri, fuori del tempo e della storia, posto che tutte le località della costa teramana, nonché migliaia di città in Italia, hanno istituito l’imposta senza alcun danno per le economie cittadine”.