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IL PROJECT PER LA PUBBLICA ILLUMINAZIONE E’ L’UNICA POSSIBILITA’ CHE HA QUESTA CITTA’ DI RINNOVARE IL SISTEMA DI ILLUMINAZIONE E TANTI ALTRI SERVIZI, TRA CUI LE TELECAMERE

Restiamo ancora una volta esterrefatti nel leggere le dichiarazioni del Vice-Sindaco, Simone Tacchetti, e del Sindaco, Sabatino Di Girolamo, che attaccano l’ex Assessore Fornaciari accusandolo di menzogne.

“In realtà ha detto solo la verità – dichiara l’ex Sindaco, Enio Pavone – come ampiamente discusso e dimostrato anche in sede di Consiglio Comunale in data 11 ottobre 2016 con la mozione presentata dalla minoranza per fare chiarezza sui project financing. Nessun debito aggiuntivo, solamente la cessione della spesa che oggi il Comune sostiene per l’illuminazione, il riscaldamento, manutenzione e riparazioni di impianti semaforici e caldaie. La congruità di queste spese è stata certificata da un soggetto terzo abilitato e il Consiglio comunale precedentemente ha riconosciuto la pubblica utilità di questi interventi, ma l’Amministrazione Di Girolamo ha pensato bene di annullare queste proposte anche se leggiamo da qualche parte che pare ci stiano ripensando. Non ci sono alternative all’intervento dei privati – prosegue Pavone – per fare investimenti importanti nei prossimi anni nella nostra Città. Se lo mettano bene in mente il primo cittadino ed i suoi Assessori, altrimenti corrono solo il rischio di promettere interventi che non sono in condizione di poter fare”.

“Tacchetti dovrebbe sapere che il project financing prevede un costo del canone annuo per trent’anni da versare alla ditta pari a 1.450.000 euro e contiene non solo le  voci di costo relative alla pubblica illuminazione (bollette, fornitura attrezzature e manutenzione), ma anche dei semafori (bollette, attrezzature e manutenzione) e della “gestione calore” dei 34 edifici pubblici (bollette, attrezzature e manutenzione)” dichiara l’ex Assessore ai Lavori Pubblici ed Ambiente, Fabrizio Fornaciari.

“In termini di costi oggi il Comune spende complessivamente per i tre servizi una somma pari a 1.200.000 euro all’anno con addirittura ben un quarto dei 6258 punti luce che non funziona e quindi non computato tra i costi attualmente affrontati. Senza contare poi i problemi legati ai tantissimi pali pericolanti, ai disagi e al malfunzionamento del riscaldamento soprattutto nelle scuole, ai continui guasti ai semafori che arrecano pericolo per pedoni e automobilisti e la responsabilità civile e di gestione dell’impianto di pubblica illuminazione in capo al Comune” prosegue Fornaciari.

“Il project financing invece prevede un costo del canone annuo per trent’anni da versare alla ditta pari a 1.450.000 euro a fronte di un servizio efficiente con interventi immediati, di un risparmio energetico del 50-55% sulla pubblica illuminazione e del 10-15% sul riscaldamento e dei vari investimenti e migliorie di cui a lungo si è dibattuto e tra cui c’è anche l’installazione delle telecamere. Con la possibilità inoltre in sede di gara d’appalto di ricavare eventuali ulteriori economie ricavabili da offerte migliorative…tutt’altro rispetto alle dichiarazioni di chi o non legge bene le carte o persevera con la mistificazione” conclude l’ex Assessore della Giunta Pavone.

“Nel frattempo a causa della mancata attuazione del project financing, dal suo insediamento l’amministrazione Di Girolamo ha speso già una somma di 60.000 euro proprio per spese varie per semafori, pubblica illuminazione e caldaie senza considerare tra queste gli altissimi costi delle rispettive bollette. Una serie di spese a spot con cui mettere una pezza qua e là senza risolvere in maniera definitiva i problemi. Continuano le lamentele e i disagi dei cittadini a causa del malfunzionamento della pubblica illuminazione, continuano le inevitabili risposte degli uffici “non ci sono le lampadine” o “non ci sono i soldi” quando invece la soluzione c’è. Oltre alle spese si continua a rimandare, si prosegue di annuncio in annuncio, come quello delle telecamere, senza che però ad oggi agli annunci siano seguiti i fatti”.

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