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IL PD RISPONDE A ROSARIA CIANCAIONE SU CASA ROSA

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All’inizio del mandato del sindaco Di Girolamo, l’Amministrazione Comunale ha ricevuto dalla ASL la richiesta di fornire un locale per installare la centrale operativa del 118.

La centrale operativa è la sede che gestisce tutte le richieste di soccorso che fanno capo all’emergenza medica del 118 in un territorio molto esteso, che comprende tutta la costiera teramana tra Silvi e Martinsicuro, oltre a diversi comuni della retrostante quinta collinare della Provincia di Teramo.

L’amministrazione Comunale, ritiene che si tratti di un servizio strategico per l’intero territorio e che rappresenti un fiore all’occhiello per la città di Roseto, la quale è stata anche designata, nel Piano Sanitario Regionale, quale sede del Distretto Sanitario di Base della costa teramana.

Ha quindi messo a disposizione, per questo servizio, alcuni locali  all’interno della struttura denominata Casa Rosa, che rappresentano solo una piccola parte (meno di un terzo) dell’intero edificio.

Questi locali hanno una serie di caratteristiche che li rendono ideali per lo scopo:

1) rispondono al criterio logistico di essere posti in corrispondenza dell’intersezione di due grosse arterie stradali,  la SS 16 Adriatica e la SS 150 Valvomano e  di essere  facilmente raggiungibile  dal casello autostradale della A 14;

2) sono  liberi ed immediatamente disponibili, essendo stati volontariamente dismessi dalla Associazione Dimensione Volontario, che li ha ritenuti inadatti per i suoi scopi istituzionali;

3) sono compatibili con i criteri previsti dalla normativa sanitaria regionale;

4) non interferiscono in nessun modo con le attività che vengono svolte, o che saranno svolte nel futuro, nei locali attigui.

Il gruppo consiliare del PD di Roseto trova incomprensibile ed irresponsabile che alcuni esponenti dell’opposizione, e segnatamente il capogruppo consiliare  di Articolo 1, Rosaria Ciancaione, per darsi una visibilità, quindi per ragioni strettamente legati alle sue malcelate ambizioni politiche, si opponga a questo progetto, mettendo a rischio un presidio che è strategico per la città. Inoltre, trova umanamente e moralmente discutibile che lo faccia  sostenendo che la centrale del 118 contrasta con la realizzazione del progetto cosiddetto “Dopo di noi”.

Sappia il capogruppo Ciancaione, che gli attuali amministratori di Roseto coltivano da tempo un progetto sociale di inclusione delle persone svantaggiate, che costruisca una continuità tra un “Prima di noi”, di supporto ai loro familiari, finchè questi saranno in grado di collaborare, e un “Dopo di noi”, che si faccia interamente carico del loro futuro quando i familiari non saranno più in grado di farlo.

E sappia anche il capogruppo di Articolo 1, che il vero “Dopo di noi” , non consiste semplicemente nel mettere a disposizione tre o quattro locali, i cui criteri di progettazione e di realizzazione sono stati assai discutibili, con i risultati che stanno sotto gli occhi di tutti.

Si tratta invece di una complessa operazione sociale, che mette insieme la promozione di una cultura dell’inclusione del disabile all’interno del tessuto sociale, la ricerca della fonte di finanziamento nel pubblico, nel privato e nella donazione liberale, un sistema di garanzie istituzionali, che faccia capo  allo Stato e/o a specifiche Fondazioni, che abbiano la capacità di gestire in maniera ineccepibile le rilevanti risorse finanziarie che questo progetto andrà a movimentare.

La cosa è talmente complessa che ha già richiesto una legge (la 112 del giugno 2016), un decreto attuativo (del 23 novembre 2016) ed una serie di Piani Regionali di Attuazione, che sono in via di elaborazione, oltre al grande impegno di associazioni varie, che tentano coraggiosamente di trasformare un progetto lungimirante in una realtà.

Altro che la Casa Rosa costruita, come la depressone caspica, sotto il livello del mare, nella quale nessun “Dopo di noi” che si rispetti potrà essere realizzato.

Un intelligente programma di “riuso tecnico”  permetterà invece,   concedendo  parte di quei locali alla centrale del 118, di tenere fede ad una destinazione d’uso socio-sanitaria,  realizzando nel contempo un polo strategico che ha come obiettivo la salute dei cittadine e risponde  alle esigenze della emergenza sanitaria dell’intero territorio.

 

 

Gruppo consiliare PD Roseto

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