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IL NUOVO GRUPPO CONSILIARE “ARTICOLO 1” SI PRESENTA AL CONSIGLIO COMUNALE DI ROSETO

image1Un consiglio comunale importante quello di stasera e,  per me,  lo è ancora di più perché STASERA HO L’ONORE e il piacere di annunciare la costituzione del  nuovo Gruppo consiliare  di  “ARTICOLO UNO – MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA” (MDP) di cui assumo il ruolo di capogruppo.

A Roseto la  sera del 30 marzo con i gruppi di Un’Altra Idea di Roseto Progressista e Roseto Unita abbiamo presentato il nuovo movimento,  nato in Italia lo scorso mese di febbraio con Enrico Rossi, Roberto Speranza, Arturo Scotto. C’erano tanti cittadini e c’era, tra gli altri, anche il Sindaco  del Comune di Giulianova, Francesco Mastromauro, primo Sindaco in Italia ad avere aderito al nuovo movimento di Sinistra che saluto insieme ai quattro consiglieri comunali che hanno aderito al nuovo movimento.

In Provincia di Teramo sono il primo capogruppo donna di ARTICOLO UNO e spero che tante altre donne  aderiscano presto al nuovo movimento.

L’adesione al nuovo Movimento per me costituisce il proseguimento  naturale di un percorso che è iniziato negli ultimi mesi del 2015 quando sono uscita dal partito Democratico e  con la coalizione civica e di centrosinistra di cui ho avuto l’onore di essere candidato Sindaco ho sfiorato il ballottaggio nelle lezioni amministrative del 5 giugno 2016, riportando 4.242 voti. Una delle sei liste che componevano la coalizione si chiamava, infatti, “Roseto progressista”. Ma stasera non voglio parlare di ciò che è stato ma solo di ciò che  “ARTICOLO UNO” può rappresentare oggi e per il futuro a Roseto e nelle altre Città Italiane.

Oggi assistiamo ad una società che soffre, tante famiglie in difficoltà, la forbice delle disuguaglianze che si allarga sempre di più e questo crea molti problemi sociali con la conseguente richiesta di misure correttive. A ben vedere queste misure  possono e devono  partire da un tema fondamentale: IL LAVORO

Il nuovo movimento che rappresento in questo Consiglio Comunale, non a caso, prende il nome di ARTICOLO UNO assumendo dalla Costituzione come Principio guida l’articolo 1, appunto, che  dice: “L’Italia e’ una repubblica democratica,  fondata sul lavoro . La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della costituzione”.

 Oggi si assiste, purtroppo,  ad una sconfitta del mondo del lavoro che ha provocato un tasso di disoccupazione giovanile intorno al 40%, un’affluenza alle urne mediamente al di sotto del 60% e ha concentrato la ricchezza nelle mani di pochi: solo l’1% degli italiani ha in mano  il 25% della ricchezza nazionale (rapporto charity inglese Oxfam, pubblicato nel mese di gennaio 2017).

I dati dicono che multinazionali e super ricchi continuano ad alimentare la disuguaglianza, facendo ricorso a pratiche di elusione fiscale, massimizzando i profitti anche a costo di comprimere verso il basso i salari e usando il proprio  potere per influenzare la politica. Forse dobbiamo riprendere in  mano e con determinazione  “LA QUESTIONE MORALE”,  di cui parlava Enrico Berlinguer, soprattutto in questo momento in cui si sta affrontando la riforma della pubblica amministrazione.

È necessario un profondo ripensamento dell’attuale sistema economico che fin qui ha funzionato a beneficio di pochi fortunati e non della stragrande maggioranza della popolazione.

L’attuale sinistra italiana ha rinunciato a qualsiasi radicamento sociale,  è diventata impotente e  dopo aver abbandonato i propri principi e valori  è diventata anche arrogante; invece di partire dalla realtà per trasformarla si è arresa a questa realtà, rinunciando a cambiare i rapporti di forza fra il Capitale e il Lavoro

Prendere atto di questo significa rimettere al primo posto il lavoro, che d’altra parte è quello che una politica di sinistra deve fare nella sua azione  quotidiana,  in una politica di governo che abbia bene a mente i  concetti  di  UGUAGLIANZA, di PARI OPPORTUNITA’, di  SOLIDARIETA’.

 Con “ARTICOLO UNO”  un nuovo processo costituente che si muove dal basso verso l’alto e che partendo dalla gente comune si propone di ricostruire un centrosinistra plurale e di governo che non dia spazio ad ambizioni solo personali e che si occupi principalmente di lavorare per LA REDISTRIBUZIONE DELLA RICCHEZZA  e non per favorire l’accumulo del capitale.

GIUSTIZIA SOCIALE per  la  vera libertà, come sosteneva il Presidente Sandro Pertini. “la libertà senza giustizia sociale può essere anche una conquista vana. Si può considerare veramente libero un uomo che ha fame”, si chiedeva il Presidente, “che è nella miseria, che non ha un lavoro, che è umiliato perché non sa come mantenere i suoi figli e educarli? Questo non è un uomo libero”.

Allora, chi governa ha il dovere di stabilire regole che portino alla realizzazione di una giustizia sociale anche e soprattutto attraverso una politica fiscale ispirata al criteri costituzionali della  progressività e proporzionalità (art.53 cost.).

Nel mio ruolo di capogruppo consiliare di ARTICOLO UNO – MDP   le fasce più deboli avranno sempre un’attenzione particolare perché  solo partendo da queste si può arrivare a ridurre le storture nelle nostre realtà, solo guardando la realtà con gli occhi di chi è in difficoltà, di chi non ne ha più, è possibile trovare soluzioni che diano risposte adeguate ai bisogni della città. Pietro Nenni diceva che “noi nasciamo per portare avanti quelli che sono nati indietro”

Gruppo Consiliare

ARTICOLO UNO

Movimento Democratico e Progressista

Capogruppo Rosaria Ciancaione

 

 

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