I CAPIGRUPPO PAVONE, DI MARCO E RECCHIUTI PRESENTANO UN’INTERROGAZIONE SULLA POLIZIA MUNICIPALE

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I Capigruppo Enio Pavone di “Avanti X Roseto”, Nicola Di Marco di “Liberalsocialisti-Insieme per Roseto” e Alessandro Recchiuti di “Futuro In” hanno presentato un’interrogazione a risposta scritta e orale avente per oggetto la Polizia Municipale rosetana ed il mancato affidamento del ruolo di Vice-Responsabile della stessa.

Gli esponenti dell’opposizione di centro-destra, premesso che al momento non risulta individuato un Vice-Responsabile del comando di Polizia Municipale, e pertanto non risultano assegnate le funzioni in caso di assenza o impedimento del Comandante, considerato che è necessario, dal punto di vista amministrativo e per la correttezza degli atti e dei provvedimenti emanati, individuare ed assegnare le funzioni  con poteri di firma ad un componente della stessa in caso di assenza o impedimento della figura apicale, pongono al Sindaco di Roseto degli Abruzzi, Sabatino Di Girolamo, i seguenti quesiti:

  1. Il comandante della Polizia Municipale, Tarcisio Cava, attualmente é in servizio?
  2. Chi esercita le funzioni, in sua sostituzione, con poteri di firma degli atti e provvedimenti emessi dal comando di Polizia Municipale?
  3. Chi sostituirà il responsabile dell’ufficio di Polizia Municipale nella sede distaccata in piazza della Libertà?
  4. Le funzioni attribuite all’ex responsabile nella sede distaccata di Polizia Municipale in piazza della Libertà continueranno a persistere in quel luogo o verranno riportate nella sede centrale?
  5. Perché non viene applicato interamente il contratto di esternalizzazione delle sanzioni amministrative del codice della strada, relativamente ad esempio alla gestione dei ricorsi amministrativi al Prefetto ed al Giudice di pace che risulta vengono ancora gestite con personale interno?

Questa vicenda è un’ulteriore dimostrazione dello spirito di approssimazione che anima questa Amministrazione che, pur di colpire persone che, come l’ex Comandante della Polizia Municipale Berardo D’Emilio, hanno svolto egregiamente il proprio ruolo, non si fa scrupoli, come non se li è fatti anche con altri dirigenti e funzionari che avevano lavorato, al meglio, per questo Comune. Così, al solo fine di pagare delle “cambiali elettorali”, stanno creando disagio, spostando uomini e donne della Polizia Municipale dalle loro funzioni istituzionali e, cosa assai sconcertante nei modi e nei tempi, hanno conferito nuovamente il ruolo di Comandate a colui che si era dimesso a seguito della nota vicenda della “Multopoli rosetana” i cui profili giudiziari e contabili, forse giova ricordarlo visto il silenzio sceso attorno a questa vicenda, sono ancora tutti da definire” sottolineano Pavone, Di Marco e Recchiuti. “Non contento di tutto ciò il Sindaco Di Girolamo non ha incaricato un sostituto del Comandante Cava, in caso di sua assenza, mettendo così a rischio tutti gli atti e i procedimenti amministrativi firmati da chi non avrebbe il titolo giuridico per siglarli. Purtroppo la considerazione finale su questa vicenda è molto semplice: come volevasi dimostrare e come i cittadini rosetani già sapevano siamo dinanzi ad una Amministrazione che più che guardare a titoli, professionalità e competenze dei soggetti guarda alla loro vicinanza politica”.

 

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