GIULIANOVA.Ci si ritrova a Giulianova, città baricentrica rispetto alla prima rete di piste ciclabili realizzata sulla costa abruzzese, per tornare a parlare di mobilità urbana sostenibile: un appuntamento rivolto in particolare ai dipendenti e agli amministratori pubblici che, grazie al progetto CreiamoPA del Ministero dell’Ambiente è chiamato a misurarsi con processi di alta formazione basati sullo scambio di buone pratiche.
L’appuntamento è per martedì e mercoledì prossimo (15 e 16 ottobre vedi programma allegato) al Kursaal: le relazioni, sulle tematiche della mobilità ciclistica, si divideranno in due modelli formativi: uno più operativo dedicata a tecnici e amministratori comunali per approfondire il tema dell’integrazione tra reti ciclistiche nazionali, regionali e provinciali e reti urbane comunali; l’altro divulgativo, aperto agli Ordini professionali e ai portatori di interesse su mobilità urbana sostenibile e promozione della ciclabilità.
La Provincia di Teramo, con il suo Servizio Urbanistico, è parte attiva del tavolo tecnico istituito al Ministero dell’Ambiente dove sono stati oggetto di confronto gli studi e la progettualità che l’ente ha messo in atto in questi anni per favorire la realizzazione di una rete provinciale di percorsi ciclabili. Una fase particolarmente strategica, questa, considerato che la rete della costa è destinata ad estendersi fino alla Via Verde dei Trabocchi e che può essere ricompresa sul più ampio itinerario ciclabile che da Venezia scende fino a Lecce.
“Gli incontri della prossima settimana saranno molto utili per confrontarsi sulla rete ciclistica provinciale e sulle azioni congiunte di marketing territoriale che la Provincia può mettere in campo insieme ai Comuni sia per implementare la fruizione ciclistica sia per far finanziare i progetti già pronti – commenta il consigliere delegato, Lanfranco Cardinale – la Provincia, nella sua programmazione, ha previsto tre direttrici: la pista ciclabile lungo l’asse del Vomano (Atri, Pineto, Notaresco, Morro d’Oro ndr) quella lungo il Tordino (da Teramo alla costa ndr) e il completamento di quella vibratiana. E’ chiaro che si tratta di una visione strategica, l’esperienza di questi anni è ampiamente positiva ma ha messo in luce anche tutte le questioni, amministrative e finanziarie, che attengono alla salvaguardia e alla manutenzione delle piste e dei ponti ciclabili. Solo una programmazione comune, Provincia ed enti locali, può garantire lo slancio finale verso una reale mobilità ciclabile a forte valore aggiunto anche sull’offerta tuistica”.