“I corposi aumenti di TARI applicati a famiglie e attività imprenditoriali (rispettivamente 25% e 40%), l’aumento dei buoni pasto a partire dalle fasce più in difficoltà e l’aumento delle colonie anziani tartassano soprattutto chi ha reddito basso e chi dovrebbe avere disponibilità economiche da investire sul territorio per creare occupazione ” afferma il capogruppo di Roseto nel Cuore Angelo Marcone ” e sottolineano l’incapacità del PD di guardare davvero al sostegno di chi ha bisogno e alla ricostruzione del tessuto economico della città. Insieme a tutta l’opposizione, come annunciato in una precedente conferenza stampa, abbiamo presentato una proposta alternativa (emendamento) mirato a eliminare quasi completamente gli aumenti e tecnicamente ineccepibile come affermato da consiglieri di maggioranza, ma il governo Di Girolamo – Ginoble ha difeso la propria scelta politica, tassando pesantemente i cittadini ed e’ stato aiutato in questo anche da un atteggiamento ben poco super partes del presidente del consiglio comunale. Insieme a tutto il gruppo che rappresentiamo fatichiamo a trovare qualcosa di buono in questa maggioranza e auspichiamo che non dovrà governare davvero per i prossimi quattro anni.”
Per Mario Nugnes, capogruppo di Abruzzo Civico “la scelta politica del PD segue la linea della distanza dai cittadini dimostrata concretamente già dall’insediamento della maggioranza. Scegliere di non tagliare parzialmente i propri emolumenti, come avevamo proposto quasi un anno fa, e tassare pesantemente i cittadini amplifica la distanza tra la vecchia politica del PD Rosetano e la gente comune, che affronta il quotidiano. Insieme a tutto il gruppo di Casa Civica viviamo la politica non come una fonte di redditività personale ma come un servizio e riteniamo di dover essere i primi a tracciare la rotta, da opposizione responsabile. Purtroppo Di Girolamo ha abilmente azzerato tutte le promesse fatte ai cittadini e agli alleati politici in campagna elettorale e il rammarico più grande e’ che sia stata tradita l’intera città, che ne pagherà le conseguenze.”