“Scelte”, sostiene Rosaria Ciancaione, “che metteranno in grande difficoltà molte famiglie già provate fortemente da una crisi che ha portato tante persone a perdere il lavoro e tante imprese a chiudere i battenti. AUMENTI Che COLPIRANNO le FAMIGLIE AL DI SOTTO DELLA SOGLIA DI POVERTA’ ASSOLUTA. Un momento che richiederebbe una manovra di bilancio molto attenta a famiglie e imprese e che, invece, si risolve con un aumento della TARI, in aumenti dei ticket in servizi essenziali e, in un ambito, quello della scuola, in particolare, su cui abbiamo avuto modo di vedere a più riprese che mancano tante cose, per non parlare che c’è ancora da fare la valutazione sulla vulnerabilità sismica degli edifici scolastici, come da mozione da me presentata e approvata dall’intero Consiglio Comunale il 22.11.2016.”
IL BUONO PASTO dei bambini per usufruire della refezione scolastica passa da € 2,50 (misura unica) a tariffe differenziate calcolate in base all’ISEE e vanno da € 2,80 (ISEE fino ad € 8 mila con un aumento superiore all’11%) ad € 3,90 (ISEE oltre € 22 mila con un aumento superiore all’15%).
“ Saranno tantissime famiglie al di sotto della soglia di povertà assoluta a subire gli aumenti”, afferma Giovanni Di Bonaventura, del gruppo Un’Altra Idea di Roseto Progressista. “Secondo i dati ISTAT 2016, infatti” continua Di Bonaventura, “la soglia di povertà assoluta per una famiglia di 2 persone è di circa € 12 mila l’anno e quella di una famiglia di 4 persone è di circa € 20 mila ero l’anno.”
“La scelta fatta dall’amministrazione comunale appesantisce molto le circa 600 famiglie che dovranno non solo sopportare un aumento consistente del buono pasto”, sostiene Ciancaione “ma anche un costo indiretto per munirsi delle attestazioni del reddito ISEE e rappresenta al tempo stesso un maggior costo per l’Ente per il lavoro che dovrà essere dedicato da parte degli uffici a questa fase di acquisizione delle attestazioni del reddito ISEE con la conseguente stampa dei buoni pasto differenziati.”
Insomma disagi su disagi per le famiglie che saranno costrette a munirsi di attestazioni di reddito ISEE andando da un Caf o un altro soggetto abilitato, quindi consegnare l’ISEE agli uffici comunali, avere il buono pasto del valore che varierà da € 2,80 ad € 3,90.
“Saranno ancora le tabaccherie a consegnare i buoni pasto?”, s’interroga la capogruppo, “oppure saranno gli uffici comunali? E ancora, come saranno organizzati i controlli nei plessi scolastici, chi si occuperà di verificare se i bambini con il buono pasto da € 2,80 o da € 3,30, da € 3,60 o da € 3,90 sono presenti in mensa con il buono giusto? Non sarebbe stato più semplice lasciare il ticket in misura unica e prevedere l’esenzione o la riduzione per le famiglie che sono in estrema difficoltà, ben conosciute ai servizi sociali del comune, per cui il reddito ISEE è calcolato e consegnato agli uffici periodicamente?”
Per IL TRASPORTO SCOLASTICO sono invece state eliminate le riduzioni del 50% sulla seconda tessera del bambino appartenente alla stessa famiglia e l’esenzione a partire dal terzo bambino dello stesso nucleo familiare. “Anche qui sono ancora LE FAMIGLIE con figli piccoli ad essere colpite”, afferma Desiree’ Macignani del gruppo Roseto Unita.
“Non penso possa esserci spiegazione a questo”, continua Ciancaione, “perché l’esiguità del MAGGIORE INCASSO tra refezione e trasporto scolastico di circa € 74 mila non può ritenersi determinante per risollevare le finanze dell’Ente, così come non lo è certamente l’aver aumentato di circa il 50% il ticket, per un maggiore incasso di € 4 mila, della colonia anziani anche per i bassi redditi di ANZIANI CHE VIVONO DA SOLI o che percepiscono in due la sola PENSIONE MINIMA” e anche per i circa 150 anziani della colonia ci sarà l’attestazione ISEE mentre negli anni precedenti il ticket era determinato sul reddito ed erano gli uffici a verificarlo direttamente dall’Agenzia delle Entrate senza creare disagi agli anziani anche in termini di pagamento diretto presso gli uffici comunali.
“Le proposte dell’Amministrazione comunale”, conclude la capogruppo “non possono essere condivise e come opposizione chiediamo già da subito di riportare alle stesse misure e modalità degli anni precedenti il ticket della refezione scolastica, la contribuzione sulle spese del trasporto scolastico e il ticket per la colonia degli anziani. Se non ci sarà un ravvedimento da parte della giunta Di Girolamo in queste ore la battaglia sul fronte entrate di bilancio si sposterà in consiglio comunale, anche per l’aumento della TARI conseguente ad una lievitazione dei costi del servizio rifiuti da approfondire, insieme e a tutte le altre scelte della maggioranza, con dovizia di particolari”