Roseto degli Abruzzi, 25 Febbraio 2017 – Quasi un milione e mezzo di euro di debiti contratti nel primo anno solare di amministrazione, con la maggior parte dei fondi stanziati per opere che non soddisfano le criticità cittadine. Tanto quanto utilizzato dalla precedente amministrazione in cinque anni. Dopo aver tassato “direttamente” i cittadini con i parcheggi a pagamento e l’aumento della TARI, il PD prosegue con l’indebitamento indiretto dei Rosetani, che si somma alla difficoltà di cassa reale dell’ente, spesso sottolineata e lamentata dall’ Assessore Frattari.
I consiglieri di opposizione Enio Pavone, Alessandro Recchiuti, Mario Nugnes, Nicola Di Marco e Angelo Marcone commentano il bilancio di previsione recentemente approvato sottolineando l’incoerenza del Sindaco Di Girolamo, capace di smentire ancora una volta se stesso con scelte opposte a quelle annunciate ai Rosetani in campagna elettorale e che peggioreranno già nel breve periodo la situazione finanziaria del comune.
“Ancora una volta emergono le scelte prese nelle segrete stanze, ” affermano in una nota congiunta i consiglieri “in totale contrapposizione con quanto promesso fino alla propria elezione. Le scelte operate per il 2017 dalla maggioranza non tengono conto dello stato della città, indebitano ulteriormente l’ente per esigenze lontane da quelle reali di Roseto come la manutenzione degli edifici scolastici, delle strade e del pontile e tassano i cittadini con i parcheggi a pagamento. Dulcis in fundo, la scelta di destinare parte dei mutui agli impianti sportivi ci sembra un vero e proprio autogol, soprattutto alla luce delle delibere di giunta del settembre scorso in cui si lavorava per poter aderire all’iniziativa Sport missione comune, che prevedeva contributi complessivi per 60 mln di euro per progetti presentati nel 2016 destinati al miglioramento degli impianti sportivi da parte di ANCI e Credito Sportivo.
La città necessita di investimenti condivisi con i Rosetani, mirati al rilancio dell’economia, basati su considerazioni serie e adeguata programmazione. Indebitare per anni i cittadini per interventi che non sono oggi prioritari è una scelta che evidenzia lontananza dalla quotidianità ed è irresponsabile nei confronti di chi, tra anni, non ne avrà frutto”.