Scandali vaticani, santoni, amori in sacrestia e celibato ecclesiastico. Sono gli ingredienti della presentazione del libro “La tentazione” di Fabrizio Peronaci, fissata per martedì 14 novembre, alle 18, presso il Caffè Hotel Liberty di Roseto degli Abruzzi. Si tratta di un evento molto atteso, anche in seguito alle recenti inchieste condotte dal giornalista-scrittore nelle Marche sul fenomeno dei santoni che promettono miracoli in cambio di offerte sul web.
Tema principale dell’evento saranno le passioni e i tormenti in ambito religioso: l’incontro con Peronaci sarà moderato da Paola Fiorà e ravvivato dalla testimonianza dal vivo, in diretta telefonica, della protagonista del libro, una insegnante di lettere in pensione, ribattezzata la Dama Nera, che è stata per oltre 30 anni l’amante di un alto prelato, Padre Superiore della congregazione dei Carmelitani scalzi, nonché madre delle sue bambine.
L’amore tra la professoressa e padre Edoardo Raspini, detto Eddy, esplose a metà degli anni Sessanta e terminò soltanto nel 2001, con la morte di lui. Compagno premuroso e papà di due figlie – da lui riconosciute nel testamento – Eddy passava ogni giorno molte ore con l’amata, per poi all’alba indossare la tonaca e tornare tra i confratelli a condividere pasti, celebrare messe, gestire le finanze comuni. Una doppia vita scandita da cene clandestine all’esclusivo ristorante “Caminetto” dei Parioli, a Roma, incontri in un albergo sulla via Flaminia, fughe al mare, sesso in auto (una Fiat Primula anni Sessanta) e prelievi irregolari di danaro dalle casse della confraternita. Fino a che – nel 1975 – la già rocambolesca relazione si trovò ad affrontare un’ulteriore prova: il coinvolgimento dello stesso padre Edoardo e di tre confratelli nel furto di un preziosissimo quadro del “Gherardo delle Notti” dal convento di Monte Compatri, compiuto grazie alla complicità di un noto pregiudicato ed estremista nero nativo di Ascoli Piceno.
“Il mio libro ‘La tentazione’ – commenta l’autore – dovrebbe spingere tutti a interrogarsi sui destini di una Chiesa in crisi a causa di un obbligo di castità continuamente disatteso, come dimostrano le tante vicende a luci rosse che travolgono religiosi di ogni ordine e grado. La storia vera che ho raccontato, oltre che una denuncia di fatti al limite dell’incredibile, porta in primo piano una priorità che è da tempo anche nell’agenda di papa Francesco: l’abolizione del celibato ecclesiastico. Concedere piena libertà di innamorarsi ai sacerdoti, infatti, farebbe diminuire gli scandali sessuali e porterebbe a un aumento delle vocazioni, da molti anni in forte calo”.