AL PALAMAGGETTI L’ENTUSIASMO DEI BEI TEMPI

È un anno dal sapore particolare. Sì, al PalaMaggetti è sempre una bolgia. In campo c’è un americano di nome Adam Smith: con la mano in faccia segna, da due o da tre, è indifferente. Si arresta, si butta all’indietro e la mette. Il difensore fa una fatica enorme. Smith è alto 185 cm ma ha una rapidità pazzesca. È un rookie ma si è subito ambientato. È umile, diligente, pronto ad accettare consigli. Emanuele Di Paolantonio ha scelto bene al primo anno da allenatore e direttore sportivo. Ogni domenica si confronta con allenatori di esperienza come Frates o Lardo. Emanuele però è stato al fianco di molti allenatori, e da ognuno ha preso qualcosa. È una persona umile, rispettosa, mai oltre le righe. La squadra lo segue, lo ascolta, lo aiuta. Un buon nucleo di italiani di esperienza come Amoroso, Fultz e Mei, oltre a Paci, Fattori e Casagrande. A loro aggiungi un Smith da 30 punti (e tra poco entrerà in forma il nuovo americano Sherrod) ed ecco una squadra cazzuta. Dieci guerrieri, sarà difficile per gli altri vincere al PalaMaggetti. Ad inizio anno gli addetti ai lavori davano Roseto tra le ultime, e anche noi giornalisti, vedendo il precampionato, non eravamo molto convinti. Questa Roseto ci ha stupito! Una vera squadra fatta da veri uomini. Quattro vittorie su cinque partite, meglio di così non si poteva partire. Domenica si va a Forlì per continuare la scia vincente. Sarà dura, ma con questo spirito gli Sharks possono solo crescere. È un Roseto che piace, i tifosi sono tornati a riempire la curva, e si sente! Lo spirito è quello giusto, ci divertiremo!

Luca Venanzi

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