“Abruzzo Civico: CNA certifica l’ultimo posto in classifica di Roseto e l’incapacità di Pavone di investire per la ricrescita economica. #amoroseto è a lavoro per proposte innovative in ambito locale”
I numeri sono numeri, freddi, distaccati ma chiari, netti e, soprattutto, non giustificabili da politica alcuna. E’ chiaro e inoppugnabile quindi il dato diffuso in questi giorni da CNA Abruzzo che, nell’ambito di una ricerca su scala nazionale e regionale, rileva come Roseto sia oggi la peggior città d’Abruzzo dove fare impresa. Realtà incontestabile, già “fiutata” da qualche addetto ai lavori che certifica, ad un anno dalle elezioni per il rinnovo del Consiglio Comunale, l’incapacità dell’amministrazione di centrodestra di investire per lo sviluppo economico e sociale del territorio e, al contrario, la identifica come capace unicamente di caricare tasse sulle imprese locali.
“Oggi possiamo discutere di dati reali, che Pavone non può smentire come suo solito” afferma il Coordinamento rosetano di Abruzzo Civico in una nota ” al di la delle parole è chiaro come il governo locale nulla abbia fatto per aiutare il tessuto imprenditoriale cittadino. Con il ritiro del piano regolatore (primario strumento di intervento sull’economia cittadina), avvenuto in maniera preventiva subito dopo il suo insediamento, la maggioranza ha fin da subito creato condizioni negative per le finanze cittadine, amplificando tale negatività nei trascorsi quattro anni di immobilismo. In un contesto nazionale di (leggera) ricrescita economica avere un’alta tassazione sulle imprese vuol dire distruggere definitivamente il tessuto finanziario della città”.
In “direzione ostinata e contraria” va invece la costruzione del programma di governo pensato per il quinquennio 2016 / 2021 da Abruzzo Civico ed #amoroseto, orientato a “valorizzare i beni dell’ente ed investire sulle imprese e sulle realtà commerciali, creando condizioni “de facto” che possano aiutare gli imprenditori esistenti a Roseto e favorire lo sviluppo di nuove Start Up, facilitando l’ingresso nel mercato imprenditoriale dei giovani ed aiutando chi, a pochi anni dalla pensione, ha un grosso bagaglio esperienziale ma si trova in difficoltà, promuovendo quindi sinergie di alto valore aggiunto.”
“Stiamo lavorando ad un progetto tecnologico, smart e di integrazione sociale che sarà uno dei fiori all’occhiello del nostro programma” conclude la nota “poichè siamo convinti che solo investendo pesantemente nella città e nella valorizzazione del suo know how si possano creare le condizioni giuste per affrontare al meglio il futuro di Roseto“.
Il sindaco di Roseto degli abruzzi, Enio Pavone risponde così.
“Riteniamo che si sia fatta abbastanza confusione- precisa Pavone – tra le imposte che le imprese pagano allo Stato, e che costituiscono gran parte dell’imposizione fiscale, e i tributi comunali che questa Amministrazione, sin dal suo insediamento nel 2011, non ha mai incrementato, IMU a parte, visto che si tratta di un’imposta nata negli ultimi anni e di cui una cospicua parte torna allo Stato centrale. Pertanto, prima di potermi esprimere in maniera compiuta sulla questione, chiedo alla CNA nazionale di diffondere i dettagli della suddetta indagine e, una volta ottenuti, mi dichiaro pronto ad un incontro pubblico su questi temi perché ritengo che far uscire dei numeri in cui si parla di un incremento del 70% delle imposizioni alle imprese, dal 2011 a oggi, sia totalmente falso e privo di ogni fondamento”.
Luca Venanzi