Ieri sera in consiglio comunale si è consumata una delle pagine più brutte della politica rosetana. La maggioranza approva un regolamento sui consigli di quartiere senza consentire alla minoranza di approfondire i tanti rilevanti aspetti che strutturano il processo di elezione dei consiglieri di quartiere. “Di quale democrazia partecipativa parliamo se a monte non c’è confronto sulle regole da seguire per arrivare alla costituzione dei consigli di quartiere?” esordisce Rosaria Ciancaione, Capogruppo di ARTICOLO UNO – Mdp, “è una contraddizione troppo evidente. L’amministrazione Di Girolamo ha perfino usato la soluzione tecnica della modifica al regolamento esistente” , continua la capogruppo, “anziché andare ad una proposta per un nuovo regolamento, evitando, così, di mettere a disposizione la documentazione per almeno 10 giorni, come prevede il regolamento del consiglio. Un atteggiamento, quello della maggioranza che di partecipativo non ha nulla”, sottolinea Ciancaione, “se solo si pensa che la conferenza dei capigruppo per stabilire la seduta del consiglio comunale si è tenuta giovedì scorso con un preavviso di meno di 48 ore e che la proposta è stata messa a disposizione nel tardo pomeriggio della stessa giornata dando ai consiglieri di minoranza due giorni soltanto, tolti sabato e domenica, per esaminare, insieme ad altre cinque proposte consiliari, i contenuti di un regolamento così importante”. “Ho chiesto di rinviare il punto e di approfondire insieme i contenuti del regolamento, che tra l’altro, i componenti della stessa maggioranza hanno dimostrato di non conoscere bene, seppure dopo mesi di lavoro”, sostiene la capogruppo di Mdp “ma la maggioranza ha preferito andare avanti modificando solo i consigli di quartiere di Cologna Spiaggia e di Cologna Paese”.
“Un atteggiamento a dir poco offensivo dell’intelligenza delle persone e di tutta la Città, perché di partecipativo questo regolamento non ha nulla”, continua Ciancaione, “di inclusione questa maggioranza non si nutre; di presunzione e di arroganza si alimenta, invece, in ogni azione che compie, addirittura impedendo a chi si è candidato alle ultime elezioni di far parte del proprio consiglio di quartiere dando un contributo alla risoluzione dei problemi. La democrazia, d’altronde, non è di casa a Roseto con questa amministrazione monocolore e si è visto anche con la serie di aumenti tariffari, che superano in taluni casi il 50%, approvati in sede di bilancio 2017 che difficilmente potranno essere sopportati dai cittadini, lo stiamo vedendo con i parcheggi a pagamento che per i residenti nelle zone interessate rappresentano un ulteriore “balzello”, un’ulteriore “tassa” da pagare per poter parcheggiare davanti casa la propria auto, un’ingiustizia e, soprattutto, una scarsa sensibilità verso le fasce più deboli di cui questa amministrazione comunale dimostra di non avere attenzione alcuna”, conclude Rosaria Ciancaione.