24 agosto 2016 ore 3.36 del mattino. Ecco il tragico terremoto che mette in evidenza un’ ITALIA DI SCIACALLI.

sciacalli

Una tragedia con 286 feriti e quasi 300 morti, dati non ancora definitivi e purtroppo destinati a crescere.

Sono rimasto in silenzio questi giorni, non ho scritto più nulla, mi sono limitato con molta accuratezza ad osservare e riflettere, ho letto tutti i giornali, i vari post su facebook dei nostri presunti leader e i relativi commenti della gente comune, ho guardato con molta attenzione, le trasmissioni sul terremoto e le dirette televisive.

Adesso vi invito a riflettere, chiudete e gli occhi e ripensate a tutto ciò che avete letto, ascoltato e visto.

La mia conclusione è questa in ogni tragico evento dimostriamo di essere dei SCIACALLI.

Il significato di “sciacallaggio: si riferisce a chi depreda la proprietà altrui in occasione di catastrofi o altri eventi eccezionali”.

Adesso possiamo partire dalla polemica dello speciale porta a porta del 24 agosto scorso, dove BRUNO VESPA con ospiti: Graziano Delrio, “Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti”, Armando Zambrano, presidente degli ingegneri d’Italia; Francesco Perduto, presidente dei geologi d’ Italia.

In questa trasmissione si evince al massimo l’apoteosi del vero sciacallo, dove sicuramente lo sciacallo che ruba nelle case dei terremotati è in ottima compagnia di quelli come Graziano Delrio, che sottolinea dicendo che l’aquila è il più grande cantiere d’Europa, la stesso cantiere dopo il terremoto dell’Emilia potrebbe servire da volano per il territorio.

Bruno vespa con astuzia giornalistica o magari inconsapevolmente, questo non lo so, ha sottolineato che siamo un paese pieno di sciacalli

pronti ad approfittare delle disgrazie altrui. Guardiamo quanti sono gli sciacalli dei terremoti:

  • i costruttori che hanno costruito le strutture in maniera non idonea come la scuola di Amatrice.

  • tutti i costruttori che si stanno sfregando le mani per ricostruire i paesi coinvolti dal terremoto

  • i costruttori che speculano e corrompono per ricostruire in maniera non idonea nelle zone sismiche “l’Aquila insegna”.

  • la classe dirigente che non si e’ in nessun modo occupata della prevenzione, pur sapendo di vivere su una zona sismica.

  • alcuni giornalisti, testate giornalistiche e tv, che fanno sciacallaggio dell’informazione.

  • i giornalisti che stanno sempre più utilizzando l’immagine dell’infanzia per fare “audience”

  • tutti coloro che fanno beneficenza per poi postare video sui social­ network, per rafforzare la loro immagine pubblica o accettano interviste per la loro beneficenza,” un’ ottima vetrina per loro

Potrei continuare all’infinito, tutto questo dovrebbe farvi riflettere sul fatto che e’ vero i terremoti non sono prevedibili ma i terremoti non uccidono, sono le strutture mal costruite che uccidono ed è sempre l’uomo che uccide l’uomo.

La verità è che la prevenzione non fa clamore, la prevenzione è una pessima vetrina mediatica, un terremoto e’ business a prescindere dalle vittime innocenti che farà.

Benvenuti nell’Italia dei scialli. T.D.P

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